Bologna Napoli, va benissimo così. Che reazione nel finale!
Il Napoli deve uscire dal Dall’Ara come l’Inter uscì dal San Paolo, col petto in fuori, con la convinzione che anche giocando male e subendo il gioco del Bologna, è quasi riuscita a non perdere
[ads1] Adesso qualcuno dirà che il Napoli non è da scudetto, rimangiandosi tutte le belle parole espresse fino a cinque giorni fa. Diranno che la difesa è tornata quella di sempre, che Koulibaly non è un fuoriclasse, che c’è bisogno di rinforzi. La verità è che quando si dice che il campionato è lungo, non lo si dice solo per scaramanzia, lo si dice perché è vero. Il bello dei tornei lunghi è che tutto può succedere, non solo in negativo.
La squadra di Sarri oggi ha giocato male, malissimo a tratti, mentre quella di Donadoni ha fatto la partita della vita. Gli azzurri hanno perso meritatamente, e sono anche stati un po’ sfortunati. La coppia Mirante Donadoni entra ufficialmente nella lista di quelli che se incontrassero il Napoli tutte le domeniche, vincerebbero i campionati. Ma va bene, è stata una partita storta, non cambia nulla. Il Napoli deve uscire dal Dall’Ara come l’Inter uscì dal San Paolo, col petto in fuori, con la convinzione che anche giocando male e subendo, è quasi riuscita a non perdere.
Capitano partite del genere e ne capiteranno altre. Detto questo Insigne è sembrato particolarmente in difficoltà, ma per fortuna Mertens è rientrato e si è mosso bene.
Dispiace vedere Maggio in campo, dispiace perché ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia, correttezza verso i compagni, ma non è possibile che dopo vent’anni di carriera professionistica un giocatore non sia in grado di mettere un pallone in mezzo, non di fare cross perfetti, ci mancherebbe, ma almeno di permettere alla sfera di attraversare l’area di rigore.
Da Hamsik i tifosi si aspettano più cattiveria sotto porta, deve provare a tirare, la squadra ha bisogno non solo delle sue geometrie, ma anche dei suoi goal.
Higuaìn ha segnato due goal, ed è sempre più capocannoniere, eppure oggi ha sofferto molto la doppia marcatura dei Felsinei. Del resto senza un adeguato aiuto della squadra anche un fuoriclasse come lui fa fatica a trovare gli spazi. Callejon merita un capitolo a parte, ormai ha un conto aperto con la sfortuna, nel primo tempo tira bene e Mirante compie un mezzo miracolo. Ci riprova pochi minuti dopo e addirittura la palla è sporca, cambia direzione per una deviazione di un difensore e il portiere la para lo stesso, con l’aiuto del palo.
Quanto ancora durerà quest’astinenza in campionato?
Adesso arriva la Roma, il Napoli saprà e dovrà fare tesoro di questa sconfitta, riprendersi immediatamente contro un avversario che verrà a Napoli per disputare una partita disperata. Non credo ci possa essere, adesso, avversario migliore, per stimolo, per esigenze di classifica, per volto tattico.
Sarri avrà molto su cui riflettere in settimana, giovedì ci sarà l’Europa League, un ottimo test per permettere a Mertens di mettere ulteriori minuti nelle gambe, e per provare a saggiare la tenuta di Gabbiadini, che sembrerebbe di nuovo a disposizione.
Non facciamo drammi, la speranza è che i tifosi e i giornalisti campani raccolgano l’invito, è solo una domenica storta, è capitato a tutti, è capitato anche a noi.
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