Camorra: a Napoli secondo i dati dell’antimafia sono in aumento le baby gang, sono sempre più violente e pericolose
È un problema di ordine sociale, quello della criminalità organizzata, sempre in continua crescita. La pandemia, nell’ultimo anno, ha paradossalmente rinforzato questa piaga sociale poiché le associazioni criminali hanno approfittato dell’indebolimento collettivo dei cittadini per intrufolarsi ancor più. Le baby gang fanno da appoggio a tutto questo e diventano strumento pericoloso. Così come rilasciato dalla Direzione investigativa antimafia (DIA) a Napoli e in Campania i vecchi sodalizi camorristici sono sempre di più affiancati da baby gang, armate e pericolose, che mirano al controllo dei traffici illeciti.
Secondo il rapporto, inoltre, le province della Campania si confermano, insieme a quelle calabresi, aree del Paese con i valori più elevati di vulnerabilità e di appetibilità per le organizzazioni criminali. Come si evince dal dossier:
“A Napoli e provincia, accanto ai grandi sodalizi mafiosi operano gruppi-satellite minori a composizione prevalentemente familiare e spesso referenti in loco dei primi e di baby-gang che non possiedono un background criminale di particolare consistenza e stabilità. Queste bande si rivelerebbero comunque pericolose per la pressione che esprimono a livello locale pur di acquisire o conservare il controllo anche di limitati spazi territoriali, rendendosi spesso protagonisti di eclatanti forme di gangsterismo urbano”.
E ancora: “Le organizzazioni criminali campane si distinguono in maniera netta da quelle siciliane. Rimodulano di volta in volta gli oscillanti rapporti di conflittualità e alleanza in funzione di strategie volte a massimizzare i propri profitti. Di qui anche il contenimento, in linea di massima, del numero degli omicidi di matrice camorristica il più delle volte ormai paradossalmente ascrivibili proprio a politiche di prevenzione e/o logiche di epurazione interna, finalizzate a preservare gli equilibri complessivi e a controllare ogni spinta centrifuga”.
Fonte: Vesuviolive.it
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