Zona gialla Italia: la variante Delta fa aumentare i contagi
Zona gialla Italia: la variante Delta fa aumentare i contagi. Ecco le Regioni a rischio per l’alto tasso di ricoveri, i dati
ZONA GIALLA ITALIA – A destare maggiore preoccupazione è la variante Delta, che aumenta vertiginosamente i contagi e di conseguenza i ricoveri in terapia intensiva. Secondo i dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità e Regioni e riportati da Fanpage, si tratta principalmente di persone non vaccinate o che non hanno ricevuto la seconda dose. Alla luce di ciò, i numeri negli ospedali crescono e per alcune Regioni si studia l’ipotesi della zona gialla anche entro Ferragosto.
Regioni che rischiano la zona gialla
Il nuovo parametro chiave che determina il passaggio in zona gialla, arancione o rossa è l’occupazione dei posti letto in ospedale: non solo in terapia intensiva, ma anche in area medica. Stando al decreto Covid, una Regione entra in zona gialla se supera il 10% di posti letto occupati in rianimazione e il 15% in area medica. Per la zona arancione la soglia è al 20% per le terapie intensive e al 30% per i ricoveri ordinari. Per la zona rossa, infine, le percentuali sono del 30% e 40%.
Alcune zone dell’Italia raggiungono già soglie critiche, ecco le percentuali riportate:
– Abruzzo: 1% terapia intensiva, 3% area medica;
– Basilicata: 1% terapia intensiva, 6% area medica;
– Calabria: 3% terapia intensiva, 9% area medica;
– Campania: 2% terapia intensiva, 6% area medica;
– Emilia Romagna: 3% terapia intensiva, 4% area medica;
– Friuli Venezia Giulia: 2% terapia intensiva, 1% area medica;
– Lazio: 5% terapia intensiva, 5% area medica;
– Liguria: 6% terapia intensiva, 2% area medica;
– Lombardia: 2% terapia intensiva, 3% area medica;
– Marche: 3% terapia intensiva, 3% area medica;
– Molise: 3% terapia intensiva, 0% area medica;
– Provincia autonoma di Bolzano: 3% terapia intensiva, 2% area medica;
– Provincia autonoma di Trento: 1% terapia intensiva, 2% area medica;
– Piemonte: 1% terapia intensiva, 1% area medica;
– Puglia: 2% terapia intensiva, 3% area medica;
– Sardegna: 10% terapia intensiva, 5% area medica;
– Sicilia: 5% terapia intensiva, 11% area medica;
– Toscana: 4% terapia intensiva, 3% area medica;
– Umbria: 2% terapia intensiva, 3% area medica;
– Valle d’Aosta: 0% terapia intensiva, 3% area medica;
– Veneto: 2% terapia intensiva, 2% area medica.
La Regione fortemente a rischio – secondo quanto scritto dalla testata sopracitata – è la Sardegna, che ha già raggiunto il 10% di terapie intensive occupate. In bilico anche la Sicilia e la Calabria.
RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON OGNI NOTIZIA DI CRONACA, ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT, NAPOLI FEMMINILE, UNIVERSITÀ, MANIFESTAZIONI, EVENTI E TANTO ALTRO: CLICCA QUI
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Il nuovo record mondiale dell’inseguimento a squadre è tutto italiano
Lascia un commento