Fortuna Bellisario, marito condannato a 30 anni di reclusione
Caso Fortuna Bellisario: per la Corte d’Appello, l’omicidio era volontario, non preterintenzionale. Per questo, ha inasprito la condanna originale
Non dieci, ma trenta anni di reclusione. La Corte d’Appello ha condannato Vincenzo Lo Presto, 43 anni, per l’omicidio di sua moglie, Fortuna Bellisario. L’uomo, come riportavamo in questo articolo, era già stato condannato in primo grado a dieci anni per omicidio preterintenzionale, ma la Corte d’Appello ha stabilito che si tratta di omicidio volontario, triplicando la pena.
Come riporta ANSA, dopo la prima sentenza, la Procura aveva deciso di inasprire l’ipotesi del reato, e nell’udienza dello scorso 13 luglio il sostituto procuratore generale aveva chiesto l’ergastolo. Lo Presto era collegato in videoconferenza dal carcere, mentre in aula era presente, tra gli altri, anche la sorella di Fortuna Bellisario, Rita. Le motivazioni della condanna saranno rese note nei prossimi 90 giorni.
Intanto, l’avvocato difensore di Lo Presto ha chiesto il ricorso in Cassazione. Il legale, nell’udienza odierna, ha pronunciato un’arringa in cui ha parlato anche di “macroscopica violazione del diritto alla difesa” nei confronti del cliente. Ricordiamo che quest’ultimo ha importanti problemi di salute, che lo costringono su una sedia a rotelle.
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