L’Italia è il paese con il più alto tasso di maltrattamento animale
Animal Equality dichiara che in Italia ci sono più testimonianze di maltrattamento animale. Domani, 9 aprile, l’evento per parlare dei macelli
Per tanti anni il movimento per i diritti degli animali ha considerato il mondo dei macelli un argomento troppo controverso, impegnandosi solo marginalmente a ridurre la sofferenza degli animali durante il processo di macellazione e preferendo mettere direttamente in discussione l’esistenza stessa di questi luoghi.
A toccare nuovamente l’argomento è Alice Trombetta, Direttore Esecutivo di Animal Equality Italia. Qui, a seguire, le sue parole.
“Queste strutture infernali sono rimaste per troppo tempo dei veri e propri tabù. Fortunatamente, non è più così. E se il vento è cambiato in tempi più recenti è anche grazie a realtà come la nostra, che dei tabù ha fatto il suo pane quotidiano. Noi di Animal Equality – Prosegue Alice Trombetta – non accettiamo che il modo in cui vengono trattati gli animali in questi luoghi rimanga nascosto e la loro sofferenza invisibile“.
Animal Equality, l’organizzazione internazionale per la protezione animale fondata nel 2006, che in Italia opera come associazione non profit ONLUS, si imbatte da anni nella dura sfida sul maltrattamento animale.
“Per questo, non solo abbiamo prodotto, in Italia, la più grande mole di contenuti sul tema, ma stiamo impegnando tutte le nostre forze per migliorare le norme a tutela di questi animali e per far rispettare quelle già esistenti, perseguendo coloro che infrangono le leggi e maltrattano gli animali anche nei loro ultimi momenti di vita”, rende noto Trombetta a nome di tutti gli attivisti.
Il lavoro nei macelli italiani
Domani, mercoledì 9 giugno 2021 alle ore 18:00, Animal Equality Italia racconterà in diretta su YouTube il lavoro svolto nei macelli “anche da un punto di vista molto ravvicinato, frutto della nostra esperienza“.
Da otto anni Animal Equality rilascia regolarmente indagini all’interno dei macelli italiani per mostrare gli orrori che i grandi marchi del Made in Italy non raccontano. L’associazione fa sapere che l’Italia, purtroppo, è proprio il paese con più testimonianze di maltrattamento animale:
“Per questo motivo abbiamo lanciato una petizione che chiede al Parlamento e al Governo più leggi e più controlli per prevenire e punire le brutalità inferte a milioni di animali che ogni giorno muoiono soffrendo enormemente… e oltre 210.000 persone si sono unite alla causa firmando il nostro appello. La nostra petizione è anche stata oggetto di ben 3 interrogazioni parlamentari nel nostro paese e addirittura una discussione al Parlamento europeo“.
Dal 2013 a oggi Animal Equality ha pubblicato otto investigazioni sui macelli italiani, svelando immagini terribili sul trattamento riservato a bovini, maiali, polli, conigli e ovini. I metodi di stordimento, anche quando sono messi in pratica, risultano il più delle volte inadeguati.
Le testimonianze rese pubbliche negli anni dimostrano come la negligenza degli operatori, la noncuranza e le incorrettezze nelle pratiche di stordimento amplificano il dolore provato dall’animale e ne prolungano l’agonia in modo inaccettabile.
“Parleremo di questo e molto altro mercoledì 9 giugno, alle 18:00, sul canale YouTube. Ci sarò io insieme a Chiara Caprio, Responsabile della Comunicazione in Italia, e Matteo Cupi, Vice Presidente Internazionale di Animal Equality, che ha vissuto in prima persona la realtà dei macelli esponendosi consapevolmente a tanto orrore“, conclude Trombetta.
Per dare voce agli indifesi, sempre.
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