3 Giugno 2021

Un'”era di pandemie”: ecco cosa ci aspetta secondo 26 scienziati

Fonte: pixabay

Coronavirus covid-19

Un pool di 26 scienziati ha presentato un report al Global Health Summit di Roma affermando che ci sarà un’era di pandemie e che il modo di affrontarle dipenderà da dal nostro stile di vita

Pare che il mondo dovrà affrontare altre pandemie oltre a quella da Coronavirus. Secondo un pool di 26 scienziati stiamo entrando verso un'”era di pandemie“, per cui bisogna che ogni Paese sia al sicuro, non solo quelli più ricchi.

Il messaggio è emerso dal Global Health Summit di Roma, co presieduto da Peter Piot, special adviser della presidente Von der Leyen e dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro che hanno elaborato un decalogo non solo per mettere fine alla corrente pandemia ma anche ad assicurare che, in caso di future pandemie, il mondo sia più preparato: “Abbiamo tracciato una mappa per il futuro identificando le aree prioritarie per un’azione immediata: accesso globale equo alle forniture mediche e agli strumenti necessari ad affrontare il Covid-19 e altre minacce alla salute, ricerca e innovazione, coinvolgimento dei gruppi di ricerca nei Paesi a medio e a basso reddito, sorveglianza integrata delle malattie e condivisione dei dati, ascolto delle indicazioni scientifiche, rafforzamento del personale e dei sistemi sanitari, capacità produttive regionali, fiducia pubblica, governance ben coordinata e salute sostenibile”.

Secondo quanto riportano i colleghi di Fanpage, il report ha sottolineato la necessità di un accesso globale alle risorse per poter controllare il Coronavirus, aggiungendo che in un futuro prossimo, il virus diventerà endemico con dei focolai stagionali a causa della diminuzione dell’immunità naturale, della copertura globale insufficiente dei vaccini e/o dell’emergere di nuove varianti che non sono controllate dai vaccini attuali.

“Gli sforzi di oggi per affrontare il Covid-19 dovrebbero includere investimenti e misure di risposta che abbiano il maggior potenziale possibile per un miglioramento sostenibile della prevenzione, inclusi gli investimenti in risorse umane e nella loro formazione, della preparazione e della risposta alle minacce globali per la salute […] per ridurre il rischio di future pandemie dobbiamo anche affrontare il legame tra crisi sanitarie, povertà, disuguaglianze strutturali e degrado ambientale. La frequenza e la natura delle prossime pandemie dipendono fortemente dalla nostra capacità di adottare stili di vita sostenibili, dall’implementazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e dall’approccio ‘One Health”, ha detto Brusaferro.

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