12 maggio, quando al referendum abrogativo sul divorzio vinse il “No”
Tra il 12 e il 13 maggio del 1974 si tenne un referendum abrogativo per la legge n898/1970 che regolamentava il divorzio. Vinse il “No”
Nel 1970 era entrata in vigore la legge Fortuna-Baslini, che aveva introdotto il divorzio in Italia, causando opposizioni specialmente da parte dei cattolici. Tuttavia il vincolo del matrimonio non era stato pensato dai divorzisti di certo come sacramento, bensì un’istituzione laica, soggetta al diritto naturale.
Tra il 12 e il 13 maggio 1974 si tenne un referendum abrogativo in cui vinse il “No” con il 59,26% dei voti. L’ala schierata sul no era composta dal Partito Comunista Italiano, Partito Radicale, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano Italiano, Partito Liberale Italiano e Partito Socialista Democratico Italiano, mentre il fronte del “Sì”, che voleva abrogare la legge era composto dalla Democrazia Cristiana e dal Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale.
La schiacciante vittoria del “No” oltre a infliggere un duro colpo alla DC, consentì negli anni il raggiungimento di molteplici vittorie elettorali da parte delle sinistre tra il 1975 e 1976.
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