Derek Chauvin è stato dichiarato colpevole per la morte di George Floyd
Derek Chauvin, il poliziotto ripreso dalla videocamera di un telefono mentre pressava il proprio ginocchio sul collo dell’afroamericano George Floyd, è stato dichiarato colpevole per la sua morte
A quasi un anno dalla morte dell’afroamericano George Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020 a Minneapolis, in Minnesota, la giustizia è finalmente stata fatta: Derek Chauvin, il poliziotto che aveva stretto sul collo di Floyd fino a fargli perdere il respiro, è stato dichiarato colpevole per la sua morte e per tutti i capi di imputazione. In particolare è stato dichiarato colpevole di omicidio involontario di secondo grado, che prevede una pena massima di 40 anni di carcere, di omicidio di terzo grado (pena massima di 25 anni) e di omicidio colposo (pena massima di 10 anni). Le pena sarà decisa tra otto settimana dal giudice che l’ha condannato.
Il processo, iniziato il 29 marzo, ha visto la partecipazione di 45 testimoni. L’autopsia aveva stabilito che la morte di George Floyd era stata un omicidio e che il cuore e i polmoni avevano smesso di funzionare per la pressione esercitata dal ginocchio di Derek Chauvin.
La morte di George Floyd aveva scatenato proteste in tutti gli Stati Uniti, sotto la voce di Black Lives Matter. I manifestanti denunciavano la violenza sistemica del corpo di polizia nei confronti specialmente degli afroamericani, una violenza che continua tutt’oggi nonostante questa piccola vittoria. Solo pochi giorni fa, infatti, un ragazzo di 20 anni, Daunte Wright, è stato ucciso dalla polizia nonostante fosse disarmato, perché non rispettava alcune regole stradali.
Seppur quindi non resta che rallegrarsi della giustizia fatta per George Floyd, la strada è ancora lunga.
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