21 Marzo 2021

Marigliano, lettera aperta al sindaco Jossa: “Io, disabile, chiedo il rispetto dei miei diritti”

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Una cittadina di Marigliano, portatrice di disabilità, ha pubblicato una lettera aperta indirizzata al sindaco Jossa. «Il suo: “Va Buo …Mo’ Vediamo” non mi ha di certo rassicurato»

Una cittadina di Marigliano, portatrice di disabilità, ha pubblicato una lettera rivolta al sindaco Jossa.

«Le scrivo per portare alla Sua conoscenza una situazione tanto incresciosa quanto radicata che, quotidianamente, nel Comune di Marigliano, le persone con disabilità vivono.

Le scrivo a nome dei tanti portatori di disabilità presenti sul territorio e non solo perché, anche io appartengo alla categoria. Venerdì mattina 19 marzo, mi sono dovuta recare prima presso la ASL di Pontecitra, poi presso la sede del Comando di Polizia Municipale per rinnovo documenti.

In entrambi i luoghi non sono riuscita a parcheggiare nello spazio riservato ai portatori di disabilità in quanto già abusivamente occupati. Vedere, anche ora, in tempo di pandemia e soprattutto in luoghi di “zone rosse”, automobili parcheggiate nel posto dedicato ai portatori di disabilità, senza il contrassegno, è incivile e scorretto. Molto aggiungerei.

“Il Vigile è subito arrivato, ma invece di attivarsi mi ha proposto di andare a parcheggiare da un’altra parte”

Eppure, ormai “vaccinata” non ancora per il Covid (ma questa è un’altra incomprensibile storia) con quotidiani richiami, a praticare la diversità come risorsa e l’interessante nelle imperfezioni, fiduciosa, ho pensato di farmi aiutare dagli Agenti del Comando di Polizia Municipale segnalando le mie problematiche e le infrazioni del codice della strada altrui. Il Vigile è subito arrivato (sono stata anche fortunata) ed invece di attivarsi verificando le numerosissime infrazioni, come era giusto doveroso e saggio, mi ha proposto di andare a cercare parcheggio tra le strisce blu. Orgoglioso di comunicarmi che Marigliano è uno dei pochi paesi della zona dove per i “disabili” è possibile parcheggiare gratis.

La soluzione suggeritami sembrava a Lui cosi rassicurante ed attraente che quasi avrei dovuto ringraziare il Comando di Polizia Municipale, Lei Sindaco e le Amministrazioni che rappresenta per il beneficio concesso ai cittadini che, come me, vivono queste difficoltà.

Purtroppo Sindaco, non posso farlo. Per lo meno, non posso farlo ancora! Se avessi lasciato la mia auto in un parcheggio blu libero, avrei dovuto fare almeno 500 metri in carrozzina. Cosa impossibile a Marigliano per vari ed insormontabili avversità che penso e spero Lei conosca.

Credo, invece, che sarebbe stato giusto saggio e doveroso, per il Vigile, controllare i posti riservati ai portatori di disabilità non solo col criterio di legge, ma anche con il buon senso (qualità che stiamo man mano tutti mandando in disuso).

Perché a me pare, invece, ovvio che davanti ad enti quali ASL o Comando di Polizia Municipale si debba pensare ad una maggiore concentrazione di persone con gravi problemi di deambulazione. Non trova?

“Sindaco, non sempre un portatore disabilità ha un accompagnatore”

Vede Sindaco, non sempre il portatore di disabilità ha un parente o un accompagnatore che può lasciarlo di fronte all’ingresso. Non solo, alcuni di loro tengono estremamente ad essere il più autosufficienti possibile, li aiuta a sentirsi, come è giusto che sia, persone come le altre.

Conto, in questo Paese, con il mio solo voto con orgoglio e dignità ogni volta che devo, ed ancora mi emoziono. Pago le tasse e sono felice di farlo e contribuisco al benessere della comunità con il mio lavoro da 35 anni.

Credo sia un diritto mio e delle persone tutte con i miei stessi problemi, poter parcheggiare in comodità dove è riservato dalla legge. Tornando a casa, ancora ottimista, ho ben pensato di telefonare alla casa comunale cercando di comunicare con Lei.

La Sua segreteria, che vivamente ringrazio, nonostante il particolare ed impegnativo periodo che tutti viviamo, si è subito prodigata per metterci in contatto. Ho pazientemente aspettato e La ringrazio per il tempo che è riuscito a dedicarmi.

“Sindaco, il suo ‘Va buo’… Mo’ vediamo’ mentre festeggiava l’onomastico con i suoi collaboratori non mi ha rassicurato”

Nell’attesa ho involontariamente ascoltato che con i Suoi collaboratori festeggiava l’onomastico. Le confesso che mi sono anche sentita inopportuna, tanto è, che dopo averLe fatto gli auguri, mi sono perfino scusata.

Le confesso però, che l’ho sentita alla stessa lunghezza d’onda del Vigile. Poco motivato a cogliere le difficoltà che qui ho, forse, meglio descritto. Il suo: “Va buo’… Mo’ Vediamo” non mi ha di certo rassicurato.

Anche se, ad onor’ del vero, quando ho dichiarato che mi sarei pubblicamente attivata a nome della categoria, mi ha formalmente detto che mi avrebbe richiamata. Vede Sindaco, avere una disabilità non è una scelta nostra, ma una condizione sociale che bella o brutta che sia, va socialmente accolta con cura.

La Convenzione ONU del 2006

Faccio riferimento alla Convenzione ONU, approvata nel 2006 il cui scopo è quello di “promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà“. Ad oggi, per l’ONU la condizione di disabilità viene ricondotta all’esistenza di barriere soprattutto di natura sociale che possono essere di ostacolo a quanti, portatori di varie problematiche a lungo o breve termine, hanno il diritto di partecipare in modo pieno ed effettivo alla società. Non è quindi una condizione solo della categoria dei portatori di difficoltà. La disabilità è di tutti, mia, Sua, e della Comunità tutta. Compito delle Istituzioni e delle persone che Le rappresentano è quello di prodigarsi a far rispettare doveri e diritti di tutti. Alle persone con disabilità, spetta di Diritto parcheggiare negli spazi a loro dedicati.

Farei volentieri a meno di questo privilegio se potessi usare le gambe, come le persone che parcheggiano nel posto disabili senza averne titolo. Un comportamento, questo, che denota un’autentica mancanza di rispetto non solo dei singoli cittadini indisciplinati e poco attenti ma soprattutto delle Istituzioni molto poco sensibili alle specifiche problematiche. In un paese civile, uno dei Doveri del Comando di Polizia Municipale è vigilare per il rispetto del codice stradale, Dovere del Sindaco, dell’Amministrazione Comunale e della Società civile tutta (me compresa) è promuovere sociali percorsi trasformativi, fattivi, equi, solidali e non ultimi educativi per il bene comune di tutti. L’intento di questa mia a Lei ed aperta alla comunità tutta è soprattutto quello di dare il mio contributo a tal proposito. Spero di esserci riuscita.

Resto in attesa di una sua gradita risposta, nel frattempo colgo l’occasione per augurarLe buon lavoro. Cordialmente, Lena Auriemma». (Fonte: Marigliano.net)

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