Variante indiana Firenze:”Non bisogna andare nel panico”
Nuova variante indiana Firenze: bisogna indagare e non andare nel panico
VARIANTE INDIANA FIRENZE – Francesco Menichetti, primario di Malattie Infettive dell’ospedale di Pisa, è stato intervista da AdnKronos Salute e ha detto la sua in merito alla nuova variante scoperta a Firenze.
“In questo momento non dobbiamo correre dietro ai ‘fantasmi’ delle varianti, il caso di quella ‘indiana’ scoperto a Firenze non deve farci andare nel panico. Non è come la brasiliana, anche se ha una mutazione (N440K) collocata in una posizione che va studiata”. “Ad oggi in letteratura scientifica sono stati segnalati 350 casi nel mondo per questa variante – precisa il virologo – la mutazione che caratterizza questa variante è collocata nella sequenza di aminoacidi che riguarda il dominio legante recettore, in una posizione molto delicata che può potenzialmente alterare la proteina ‘spike’. Quando si altera questa conformazione l’efficacia dei vaccini può ridursi. Ma occorre indagare meglio”.
Intanto in Toscana i casi sono aumentati e oggi si è arrivati a quota 1304 su circa 25mila tamponi molecolari e oltre 9mila rapidi. Eugenio Giani, presidente della Regione, annuncia questi dati con un numero ancora in doppia cifra riguardo i positivi delle prime diagnosi.
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