Focolaio nel carcere, morto secondo agente

Focolaio nel carcere di Carinola, muore per complicanze collegate al Covid il secondo agente della Penitenziaria. Aveva appena 50 anni

Un altro agente della Polizia Penitenziara è morto per Covid. Lo annunciano, in una nota congiunta, i sindacati di polizia penitenziaria Sinappe, Uil Pa, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Fp Cgil. È la seconda vittima del focolaio nel carcere di Carinola, scoppiato a inizio mese e di cui avevamo già parlato in questo articolo.

Secondo quanto riportato da ANSA Campania, si tratta di un ispettore che prestava servizio all’interno del carcere del comune in provincia di Caserta. L’agente aveva appena 50 anni, ed è uno dei poliziotti risultati positivi al Coronavirus.

“Nonostante la gravità della situazione già denunciata pubblicamente a tutte le massime autorità competenti la diffusione del contagio nel carcere di Carinola continua ad aggravarsi. A perdere la vita è stato un collega che aveva appena compiuto 50 anni. Nello stringerci commossi alla famiglia del povero collega, i sindacati ribadiscono lo stato di agitazione e annunciano ulteriori forme di proteste” si legge nella nota.

Dopo i primi 17 positivi se ne sono aggiunti altri, sino ad arrivare ad una trentina di defezioni causa Covid. Sono stati dunque necessari dei rinforzi, per non lasciare il carcere di Carinola a corto di agenti. Pertanto, sono stati inviati altri poliziotti.

La richiesta dei sindacati al Presidente della Regione Campania è chiara: approntare subito “un piano di vaccinazioni per mettere in sicurezza la comunità penitenziaria e, in primis, la polizia penitenziaria, così come fatto da altre regioni dove è già iniziata la campagna di vaccinazione sindacati: a pagarne le conseguenze sono i nostri colleghi che, per adempiere il proprio dovere istituzionale stanno rischiando e sacrificando la propria vita”.

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