10 Febbraio 2021

Giovanni muore a 31 anni davanti al Covid Center: “non è stato rianimato”

FOTO: varesenews.it

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Giovanni muore a 31 anni davanti al Covid Center di Santa Maria Capua Vetere, interviene la sorella: “non è stato rianimato”

Giovanni muore a 31 anni davanti al Covid Center di Santa Maria Capua Vetere, interviene la sorella: “non è stato rianimato”. La procura ha aperto un’indagine sulla morte del giovane 30enne.

Il giovane era in compagnia della sorella quando è giunto all’Ospedale Meloria di Santa Maria Capua Vetere. Il Nosocomio è stato trasformato in un Covid Center senza avere un vero e proprio Pronto Soccorso. Durante la delocalizzazione infatti, c’è stata la soppressione del reparto. Nonostante ciò, il personale sanitario non si è tirato indietro e ha deciso di occuparsi del ragazzo che era in condizioni critiche. I sanitari hanno provato subito a praticare al giovane un massaggio cardiaco, ma la manovra non ha avuto successo.

Sulla vicenda è intervenuta la sorella della vittima. La pagina Facebook “Ciò che vedo in città – SMCV” ha accolto il messaggio della donna che scrive:

Sono la sorella del ragazzo morto stamattina fuori dall’ex ospedale Melorio. Volevo fare delle precisazioni , in quanto ho visto che c’è stato un post proprio sull’accaduto.
Mio fratello era un ragazzo speciale , si usa dire così quando si hanno dei problemi .Quello che è capitato stamattina è qualcosa di schifoso. Mio fratello già a casa ha perso i sensi , subito mi sono accorta della situazione… E subito ho allertato ambulanze , guardia medica e presidi che non sono mai arrivati ! E questo nonostante io avessi specificato le caratteristiche e le problematiche di mio fratello . Nessuna ambulanza è venuta . Così , disperata ho cercato di farmi aiutare dall’ex ospedale Melorio ora Centro Covid, sapevo fosse un centro Covid ma speravo che comunque mi aiutassero visto che il loro mestiere è aiutare la gente . Mi sono recata personalmente ,con lui e con alcuni familiari. I presenti , non hanno mosso un dito per cercare di rianimarlo. Continuavano a ripetere “siamo un centro Covid “, alle mie urla di rabbia e disperazione , di esortazione, di sollecitazione , ho detto loro che erano dei medici , e che non si smette mai di essere medici , indipendentemente dalla struttura nella quale si lavora , che non esiste solo questo cazzo di Covid ! Dopo circa 15 minuti … Si sono degnati sprezzanti ..urlandomi ” se non la smette di gridare non faccio più niente ” . Ma si può avere risposte simili ? Sottolineo che nonostante sono disperata , addolorata perché per me lui era come un figlio , ero lucida e sono sempre stata molto educata. Abbiamo fatto dei sacrifici enormi per questo ragazzo , sacrifici inimmaginabili .
Magari mio fratello sarebbe morto lo stesso, ma la mancanza di umanità mi ha fatto schifo ! Sarà la magistratura a fare il proprio corso. Quello che è certo , è che nel nostro paese non può non esserci un presidio ospedaliero, non è possibile avere risposte del genere , non è possibile non muovere un dito . Si faccia qualcosa e lo si faccia subito.”
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