Torre del Greco, uccide la madre con un cacciavite
La perizia disposta dal GUP di Torre Annunziata dimostra l’incapacità di intendere e volere del giovane 33enne
La perizia, disposta dal GUP Antonello Anzalone di Torre Annunziata, conferma l’incapacità di intendere e volere del giovane 33enne che il 22 Novembre scorso, in una abitazione di Torre del Greco, ha ucciso la madre di 55 anni con un cacciavite.
Un omicidio particolarmente violento, quello commesso dall’uomo. Il 33enne, fermamente convinto di essere vittima dei malefici della madre, decise infatti di ucciderla per porre fine alle “fatture” contro di lui.
La recente valutazione del consulente tecnico va inevitabilmente a scontrarsi con l’opinione secondo la quale risiedeva nell’autore del reato l’intenzione di uccidere. Secondo il provvedimento del Riesame di Napoli, infatti, la capacità dell’uomo di intendere e volere sussisteva.
Nonostante l’esito della perizia, il consulente incaricato ritiene che il 33enne è comunque in grado di sostenere il giudizio sottoponendosi al processo. L’individuo è stato dichiarato, in ogni caso, socialmente pericoloso.
Non si esclude, dati i fatti, la possibilità che quest’ultimo possa reiterare il gesto in società qualora venisse sottoposto a una misura di sicurezza al termine del processo. Una valida alternativa risulta essere l’affidamento a una struttura idonea per la sua patologia psichiatrica.
Fonte: Il Fatto Vesuviano
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