Fuochi d’artificio: scattano i primi arresti nella provincia di Napoli
Un capodanno senza fuochi d’artificio ma una vigilia con i primi arresti per detenzione di materiale esplodente. E’ successo a Sant’Antonio Abate e a Ischia
Capodanno è arrivato ma molti comuni hanno vietato i classici festeggiamenti con i fuochi d’artificio, tra cui quello di Bacoli. Scattano i primi arresti e le prime denunce in due località della provincia di Napoli: Sant’Antonio Abate e a Ischia, nel comune di Lacco Ameno.
SANT’ANTONIO ABATE – Qui i carabinieri hanno arrestato un 23enne. Durante una perquisizione domiciliare le forze dell’ordine hanno trovato 56 ordigni artigianali di varie dimensioni. L’azione è stata effettuata nell’ambito dei servizi contro la vendita di fuochi illegali disposta dal Comando Provinciale di Napoli. I carabinieri hanno sequestrato il materiale esplodente e lo hanno affidato agli artificieri del Comando Provinciale di Napoli per la distruzione. Il 23enne è ai domiciliari in attesa di giudizio.
ISCHIA, LACCO AMENO – Qui la Guardia di Finanza ha sequestrato dei fuochi d’artificio illegali: un totale di circa 64 chili di botti, contenenti 8 chili di materiale esplosivo. Gli ordigni erano nascosti in un negozio e nell’auto del titolare dell’esercizio. Quest’ultimo è stato denunciato per commercio abusivo di materiale esplodente e violazione al testo unico di pubblica sicurezza.
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