Vaccino personale RSA: “Non vaccinati inidonei”, il parere dell’avvocato
Vaccino personale RSA: “Non vaccinati non idonei allo svolgimento delle proprie mansioni”, questo il parere dell’avv. Maria Grazia Cavallo
Personale RSA e vaccini – Fa discutere il vaccino Pfizer contro il coronavirus.
In Italia, così come nel resto d’Europa, l’imponente campagna vaccinale contro il covid è partita il 27 dicembre ma molti sollevano dubbi – spesso basati sul sentito dire e sulla paura – sulla sua efficacia e sui suoi possibili effetti collaterali.
In serata sono attese quasi 470mila dosi, destinate al personale sanitario medico e paramedico.
Le istituzioni sanitarie e politiche raccomandano di sottoporsi scrupolosamente al vaccino, considerato come l’unica strada per uscire dall’incubo covid in cui il mondo è piombato quasi un anno fa.
Ed in questi minuti è arrivato, netto, il parere dell’ avv. Maria Grazia Cavallo, legale di riferimento di alcune RSA piemontesi.
Secondo l’avvocato, il personale dellle RSA che non volesse sottoporsi a vaccino anticovid, dovrebbe essere trasferito a mansioni “che siano prudentemente distanziate dagli ospiti e tali da non generare contatti a rischio di contaminazione.
Se questo non fosse possibile, i lavoratori sarebbero da considerare inidonei alle mansioni di assistenza agli anziani“.
Gli anziani, infatti, ospiti della RSA, sono i più esposti al rischio di contrarre il coronavirus, con esiti spesso infausti.
E’ per questo che le strutture sanitarie caldeggiano la vaccinazione in massa degli operatori del settore, onde garantire assistenza agli ospiti in totale sicurezza.
Intanto, arriva la notizia che al Trivulzio ben l’80% del personale sanitario si sottoporrà al vaccino.
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