Sequestrate pillole anti-Covid, non c’era l’autorizzazione
La Guardia di Finanza ha sequestrato ben 3456 pillole anti-Covid, vendute nel negozio di un parrucchiere di origini cinese a Napoli
Maxi-sequestro della Guardia di Finanza stamattina a Napoli. Il Comando Provinciale ha sequestrato ben 144 confezioni di farmaci spacciati come cure contro il Coronavirus. Tali confezioni contenevano 3456 pillole anti-Covid.
Come riportato da ANSA Campania, il secondo Nucleo Operativo Metropolitano Napoli hanno rinvenuto le confezioni in un negozio di un parrucchiere di origini cinesi del quartiere Gianturco. Le pillole anti-covid riportavano istruzioni scritte esclusivamente in lingua cinese.
Mancava l’autorizzazione dell’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, e pertanto i farmaci non potevano essere commercializzati. Per l’autorizzazione, l’Agenzia deve eseguire delle valutazioni chimico – farmaceutiche, tossicologiche e biologiche, che testano efficacia e non pericolosità dei prodotti.
Per quanto il sito ufficiale del produttore dei medicinali sequestrati riporti che questi ultimi sono compresi nella lista autorizzata dalla Commissione Medica Nazionale Cinese dei farmaci raccomandanti contro il Coronavirus, l’assenza dell’autorizzazione rende impossibile la loro commercializzazione.
Insieme al sequestro delle pillole anti-Covid, i finanzieri hanno denunciato il responsabile all’Autorità Giudiziaria per commercializzazione e somministrazione abusiva di medicinali privi di autorizzazione.
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