Pompei, la tradizione della vendemmia a Villa Dei Misteri
Pompei, la tradizione della vendemmia nelle antiche domus. Si tratta del vino “Villa dei Misteri”
CURIOSANDO – A Pompei, ogni anno si tiene la raccolta delle uve coltivate nei vigneti delle antiche domus. È una tradizione che ha ben 26 anni, ma destinata a durare nel tempo.
Il progetto scientifico nacque nel 1994, grazie a un progetto di botanica applicata all’archeologia del Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco Archeologico. A occuparsi della coltivazione nei vigneti dell’antica Pompei e di tutte le fasi della produzione del vino “Il Villa dei Misteri” è l’azienda vinicola Mastroberardino. Negli anni hanno svolto ricerche preliminari, dell’impianto e della coltivazione dei vigneti dell’antica Pompei, fino alla produzione finale del vino.
L’idea, dapprima riguardava un’area limitata degli scavi, per poi ampliarsi e giungere oggi a interessare 15 aree a vigneto. Tra queste troviamo Foro Boario, casa del Triclinio estivo, Domus della Nave Europa, Caupona del Gladiatore, Caupona di Eusino, l’Orto dei Fuggiaschi.
I vigneti si estendono per circa un ettaro e mezzo, per una resa di circa 40 quintali per ettaro. Oggi il vino Villa dei Misteri rappresenta un modo unico per raccontare e far conoscere Pompei attraverso la cultura e la tradizione antica. Il vino in degustazione quest’anno è il Villa dei Misteri Annata 2012, frutto dell’uvaggio storico di Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso.
La dottoressa Chiara Comegna, archeobotanica del Parco Archeologico, ha spiegato ad Askanews che «grazie a questo complesso procedimento è stato possibile ottenere le prime informazioni sulla viticoltura romana-pompeiana, prima note quasi esclusivamente attraverso le fonti scritte».
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