Coronavirus, il punto di De Luca sulla Campania
Dopo aver bloccato le scuole dell’infanzia, Vincenzo De Luca fa un punto generale della situazione Coronavirus in Campania
Da poco la notizia che la Regione ha ordinato la chiusura delle scuole dell’infanzia, le uniche rimaste aperte dopo il blocco della didattica per istituti superiori e università. De Luca ha poi fatto un confronto tra dati comparati del contagio a Marzo 2020 (prima ondata del virus) e quelli di oggi.
Situazione peggiore rispetto a marzo – Alcune scuole ancora aperte, arrivo dell’inverno e della stagione influenzale che non aiutano ad uscire dalla crisi sanitaria.
DATI COMPARATI tra picco di MARZO E OGGI:
-622 ricoveri ospedalieri (non terapie intensive) marzo
-1300 ricoveri ospedalieri oggi
-4000 positivi marzo
-40000 positivi oggi (moltissimi asintomatici ma che contagiano)
-135 pazienti nelle terapie intensive marzo
-164 pazienti nelle terapie intensive oggi (530 posti in terapia intensiva pronti per le emergenze)
Regione Campania – “Se in Campania non ci fosse stata una prevenzione già dai mesi passati, oggi avremmo il doppio dei contagi e la situazione ancora più critica. Misure precauzionali in vigore da luglio come tamponi per chi rientrava dall’estero, mascherine obbligatorie e la costruzione di un ospedale modulare interamente dedicato al Covid hanno aiutato. Abbiamo assunto circa 3000 persone per rinfoltire il personale sanitario come anestesisti, pneumologi. L’acquisto dei primi vaccini risale ad Aprile ed in Campania si è passati da 5000 tamponi a quasi 20000 al giorno”. De Luca ha poi confermato la decisione di dichiarare zone rosse i comuni di Marcianise e Orta di Atella, provincia di Caserta.
Aiuti economici in Campania – In merito alle rivolte e alle contestazioni ricevute dai lavoratoti, De Luca ha risposto così. “Ho visto le proteste davanti alla sede della Regione e le giustifico, la cosa intollerabile è lo sciacallaggio politico e non.
Solo la Campania ha dato aiuti alle categorie economiche nel giro di 2/3 settimane. Inutili le sceneggiate immortalate dai media, la Regione avrà rispetto del malessere e dei problemi dei cittadini e verificherà che le cose scritte dal governo per queste categorie siano mantenute”.
Tamponi in Campania – “Le strutture private hanno l’obbligo di comunicare gli esiti dei tamponi all’Asl e i cittadini hanno l’obbligo di fornire il numero di cellulare per ricevere il risultato dei test tramite SMS. Coloro che non forniranno dati non verranno sottoposti a tampone. Qualche laboratorio privato non comunica esiti tamponi, né tantomeno i pazienti dichiarano di essere positivi o meno e tutto ciò è illegale. Si sta lavorando per accorciare i tempi ed i risultati verranno comunicati tramite SMS nel giro di 12/24 ore”.
Scuola – “Non abbiamo chiuso le scuole, bensì bloccato la didattica in presenza per favorire la didattica a distanza. Le scuole sarebbero diventati dei veri e propri focolai. Le materne e gli asili andavano chiusi poiché bambini così piccoli non possono rispettare norme igieniche, tenere la mascherina e assicurare il distanziamento tra loro”. De Luca ha poi mosso una critica contro il Ministro dell’Istruzione, che continua a mantenere aperte gli istituti scolastici in altre zone d’Italia. Inoltre, il presidente della Regione ha ricordato che i bambini tra 0-5 anni sono i vettori di contagio più pericolosi per le famiglie.
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