Antonio Di Natale oggi compie 43 anni, auguri bomber
Antonio Di Natale oggi compie 43 anni. Cuore partenopeo, ma mai in maglia azzurra: “Segnare contro il Napoli era come segnare a mio fratello”
Antonio Di Natale, meglio conosciuto come Totò, nasce all’ombra del Vesuvio il 13 ottobre 1977. Coltiva il suo amore per il calcio a Pomigliano D’Arco, dove ha vissuto fino all’età di 13 anni.
Inizia a frequentare la scuola calcio “San Nicola” ubicata a Castello di Cisterna e associata all’Empoli Football Club, ove sin da subito il giovane Totò viene adocchiato per il suo talento, tanto che il club lo conduce nel settore giovanile toscano.
Appena diciannovenne, Antonio Di Natale conosce Ilenia – la sua attuale moglie – che gli dona due splendidi figli.
Di Natale viene descritto come un attaccante veloce, permanente e dotato di un’ottima abilità e tecnica.
Totò è stato vicecampione d’Europa con la nazionale italiana nell’anno 2012 e, attualmente, allenatore dell’Under-17 dello Spezia.
È considerato uno dei migliori calciatori in attacco della sua generazione.
Nell’ultimo decennio il suo nome rientra tra i più forti goleador in Serie A e, il 24 gennaio 2011, viene nominato Migliore calciatore italiano 2010 dall’AIC.
Seppur dal cuore azzurro e fortemente legato a Parthènope, Di Natale non ha mai indossato la maglia del Napoli. Perché?
Debutta per ben dodici anni all’Udinese realizzando 209 goal in 385 presenze.
Il bomber, in un’intervista, ha dichiarato che il legame con la sua città d’origine è sempre stato forte, tanto che trovava il modo di evitare l’incontro con il club azzurro.
“Sono stato quasi sempre assente anche giocandoci contro: fargli goal era come segnare a mio fratello ed è per questo che era meglio evitare.
In tv mi interessa vedere soprattutto Empoli, Napoli e Udinese che sono le mie squadre del cuore. Sono andato via a 13 anni. È una città bellissima, quando posso ci torno volentieri. Essendo napoletano, giocare con gli azzurri sarebbe stato un peso. – Spiega Di Natale – La gente mi conosce, ho la mia famiglia. Sono tifoso del Napoli e ci ho sempre pensato, qualcuno ha avuto il coraggio di farlo e altri no.”
Probabilmente le radici e gli affetti familiari hanno influito sulle decisioni esistenziali e professionali del calciatore. Certi legami, spesso, sono così intensi che viverli – con il tempo – diverrebbe un ‘peso’ e perché no, forse anche un limite.
Antonio Di Natale ha scelto di distaccarsi dalla sua terra con gambe e piedi, ma mai con mente e cuore.
È anche vero che si sceglie – soprattutto – per andare avanti.
Sarà stato l’amore per il Napoli a fargli dire no alla Juventus nell’estate del 2010?
“Le mie scelte sono sempre state di cuore e di testa, mai di soldi. – Dichiara l’ex Udine – Alla Juve ne avrei avuti tanti, poi in una società così importante. Ma la mia priorità era la mia famiglia e volevo chiudere la carriera a Udine, ringraziai la Juve attraverso il mio agente e in pochi minuti fu tutto risolto”.
Totò è sempre stato chiaro e determinato con tutti i club e rifiutare la Vecchia Signora non ha mai portato a dei ripensamenti:
“No alla Juve? Fiero di averlo detto. Fu una scelta di cuore, rimasi felice a Udine e, oggi, rivedendo la storia di Gigi Riva, mi viene ancora di più da pensare che ho fatto benissimo“.
In quest’epoca, forse, dove anche il mondo del calcio non dimostra del tutto la sua credibilità, si potrebbe dire che per onorare la maglia del cuore non bisogna necessariamente indossarla.
Auguri Bomber!
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