Preziosi:”Al Napoli situazione normale, forse De Laurentiis non voleva giocare”
Per Preziosi il Napoli era nelle condizioni di giocare la partita con la Juventus. Secondo il presidente del Genoa è stato ADL a chiamre l’ASL
PREZIOSI – Nella trasmissione sportiva Tiki Taka, in onda il lunedì su Italia 1, è intervenuto anche il Presidente del Genoa, Enrico Preziosi, il quale si è espresso sulla questione relativa alla partita non giocata tra Juve e Napoli.
La sua squadra è stata la prima ad avere un vero e proprio focolaio, con ben 22 positivi, ma – dice – di non aver contatto la ASL, scagliandosi contro le ‘decisioni’ prese dal Napoli in questo contesto.
Ecco le sue parole:
“Può essere il segreto di Pulcinella, tutti quanti forse hanno capito che l’ASL sia stata sollecitata. Però quando qualcuno che è sopra di te dice che non puoi fare una cosa, non puoi farla.
Asl? Io non l’ho contattata. Quello che è successo al Napoli fa capire che nonostante ci fosse un protocollo chiaro e accettato da tutti c’è un ente superiore che si chiama ASL che può decidere per la società. Io sono per giocare le partite in una normale condizione e mi sembra che quella del Napoli fosse una condizione normale.
Isolamento? Non possiamo tenerli come i polli in una batteria. Non possiamo tenerli rinchiusi, aprire lo sportello e dirgli di andare a giocare. I calciatori sono persone, non possiamo limitare la libertà altrui. Se poi un ragazzo la sera va con un amico o in famiglia, si contagia e contagia gli altri questo non possiamo prevederlo”.
Poi altre parole di Preziosi a Radio Capital:
“È un brutto precedente, si pensava che ci fosse un protocollo molto chiaro a cui tutte le società doveva attenersi e invece sono intervenute le Asl locali che hanno bypassato il protocollo e creato un grosso caos. il Napoli? Qualsiasi società che interpella la Asl locale chiedendo cosa fare, magari si sentirà rispondere di non fare la trasferta. E quindi metterà a rischio il campionato.
Noi non abbiamo contattato l’ASL perché avevamo solo due contagiati, il protocollo prevedeva che se avessimo dieci contagiati potevamo chiedere la sospensione della partita. Ne avevamo due e siamo andati a Napoli. De Laurentiis ha contattato l’ASL secondo me, non viceversa. Non voleva giocarla forse. Noi siamo presidenti e siamo solidali, però è evidente che noi non abbiamo interpellato l’Asl.
Perché avrebbe dovuto fare questo? Bella domanda. Insigne si è infortunato con noi, poi aveva due giocatori contagiati. Non lo so, forse dovreste chiamare lui. Adesso ci sarà il ricorso del Napoli, un po’ di tribunali, sportivi o civili. Io sono molto preoccupato, per il semplice fatto che basterebbe veramente un contagiato a società. Credo che oggi ci sia un incontro tra il ministro dello Sport e i presidenti di Federazione e Lega: dovranno provvedere affinché non succeda più”.
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