Trivellazioni nei Campi Flegrei, la denuncia: aperta fumarola artificiale!
Si riapre il dibattito sulle trivellazioni nei Campi Flegrei. Una denuncia con video al seguito: “si è aperta una fumarola artificiale!”
Torna a far parlare di sé il progetto scientifico sulle trivellazioni dei Campi Flegrei.
Lo studio è volto allo sfruttamento delle risorse geotermiche per la creazione di energia pulita.
Una diatriba tra cittadini e anche tra studiosi che riguarda proprio il pericolo di un risveglio anticipato e artificiale del bacino vulcanico più grande d’Europa.
Come ricorda proprio Giuseppe Mastrolenzo, un famoso vulganologo dell’INGV il Vesuvio e i Campi Flegrei condividono la medesima camera magmatica quindi:
“un eventuale risveglio del vulcano avrebbe proporzioni immense e un’eruzione potrebbe causare la morte di 3 milioni di persone che non avrebbero scampo”.
Non tutti i vulcanologi dell’INGV, quindi, si schierano a favore del progetto.
Già il Corriere.it aveva realizzato un’inchiesta sull’argomento chiedendo pareri di alcuni studiosi che hanno ammesso che anche minime sollecitazioni, come appunto una trivellazione, potrebbero avere grandi ripercussioni poiché l’area flegrea è molto delicata e instabile.
Il progetto è chiamato Deep Drilling.
Si tratta di un piano che punta ad una serie di perforazioni (partite nel 2012) che hanno lo scopo di sfruttare la potenza geotermica per lo sviluppo di energia eco-sostenibile.
Purtroppo però sono arrivate le prime segnalazioni attraverso l’associazione culturale Brigà che denuncia a distanza di 24 ore dalle trivellazioni una nuova fumarola ad Agnano a Ridosso di alcune concessionarie:
“Trivellare I campi flegrei zona ad allerta gialla é vietato, mi sembra facile da capire.
Qualunque sia lo scopo perforare fino a 210 Mt può causare subsidenza e esplosioni freatiche.
Già oggi la situazione é grave perché si é di fatto aperta una fumarola artificiale irreversibile che immette più anidride carbonica e gas sulfurei del solito.
Questo potrebbe compromettere il già delicato equilibrio respiratorio di chi vive ad Agnano.
Al momento di sicuro sono a rischio chiusura le due attività di concessionari d’auto che sono a ridosso della fumarola.
Oltre al già visibile danno al parco di auto ci sta il danno fisico a chi lavora che sta respirando aria tossica con alto concentrato di co2.
Accogliamo con piacere la decisione del sindaco di Pozzuoli di interrompere tali attività.
Dispiace che non si sia attivati prima, perché purtroppo la fumarola artificiale creatasi é irreversibile, non la si chiude con un tappo”.
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