Guida a Port’Alba: la libreria che doveva essere salvata- La Denuncia
Guida Libreria, dopo 98 anni il Patrimonio Culturale e un pezzo di Napoli ci lascia con poco rumore
Ricordo che ero piccolissimo, alto poco più di un puffo, di un nano, quando passeggiavo con mio padre e mia madre per Portalba. Ricordo quell’emozione, quella felicità che mi invase quando seppi di dover andare a scuola. Era il primo anno delle elementari. Peccato che anno dopo anno quell’emozione iniziò sempre di più a scemare. Quella passeggiata a Portalba divenne sempre più un motivo di malinconia con l’estate e la nullafacenza che stavano per abbandonarmi. L’idea delle interrogazioni, prima, e dei compiti, poi, mi intristiva. Per non parlare di quegli amici di classe che non ti erano simpatici e che, quindi, non volevi incontrare. Purtroppo, non te ne rendevi conto, ma avresti passeggiato almeno 13 volte per Portalba.
Torniamo a quel primissimo giorno dove la mia ingenuità regalava ancora emozioni felici. Ricordo che mio padre diceva sempre “Se questo libro non lo tiene Guida, allora a Napoli non ce l’ha nessuno“. Lo guardavo con ammirazione, era saggio ma poi crescendo e con il senno di poi iniziai a pensare che quella frase era solo un modo per dire “Guida è la mia libreria“, un po’ come affermare “La pizza di Di Matteo è più buona di Sorbillo“. Insomma ero convinto che quella frase avrebbe lasciato il tempo che trovava. E invece…invece mio padre aveva ragione. Ricordo le lunghe passeggiate per andare alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri e ricordo anche i molti “no” ricevuti dai commessi quando richiedevo un libro. Da Guida quel “no” era censurato, Guida aveva davvero tutto.
Oggi, dopo 20 anni, torno a passeggiare per Portalba, non più per i libri (fortunatamente frequento altre zone per acquistare i testi studio). Guida è chiuso. Prima vengo invaso da un senso di incredulità. “Sto sognando, certo adesso mi sveglio e non sarà vero”, penso. Però, camminando distrattamente, urto un palo e il dolore mi riporta alla realtà: Guida è davvero chiuso. Il caso volle che il palo (al quale sono urtato con violenza) portasse al suo alto estremo una targhetta con la seguente dicitura: “Libreria Internazionale Alfredo GUIDA, Patrimonio Culturale di Interesse Nazionale, Legge 1089/39“. Resto allibito, qualcosa non torna. Un Patrimonio Culturale CHIUSO e nessuna denuncia?
Dopo 98 anni, con le lacrime agli occhi, ci lascia un altro pezzo di storia di Napoli, della nostra città tanto amata. La stranezza, però, è la difficile comprensione di come un Sito, definito Patrimonio Culturale e tutelato dalla Legge, sia stato chiuso. Come è possibile che nessuno, fra le alte cariche istituzionali, abbia proferito parola sull’accaduto. Di anche soltanto una denuncia nessuna traccia. I fatti, quelli reali, della chiusura, non li conosco ma sono pienamente convinto che c’era la possibilità di salvare Guida, di salvare la mia infanzia.
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