Assicurazioni di auto e moto in Campania: lo stop?
Assicurazioni in Campania: sono state raccolte 130mila firme da Francesco Emilio Borrelli per abbassare le tariffe su auto e moto. A Napoli costi altissimi
ASSICURAZIONI IN CAMPANIA – Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha raccolto 130mila firme per fermare le tariffe troppo alte sulle assicurazioni di auto e moto.
Stando a quanto riportato da Il Mattino, le firme non si fermeranno, infatti, Borrelli ha deciso di continuare nella raccolta per raggiungere 500mila firme. Perché?
Il presidente ha evidenziato che nelle altre regioni italiane, le compagnie assicurative hanno rivisto le proprie tariffe e calato i costi. Questo però non accade, per il momento, a Napoli “dove al massimo è previsto uno sconto di circa l’1%” dice Borrelli.
Questa iniziativa delle firme sarà finalizzata ad un referendum che prevederà un uguale trattamento da parte delle assicurazioni nei confronti di tutti gli italiani.
La media calcolata in tutta Italia dei risparmi proposti dalle assicurazioni è dell’8,05%, ma in Campania le tariffe Rc auto calano solo dell’1,39%.
«È l’ennesima vergogna e discriminazione, chiedo che al più presto intervenga il Parlamento – continua Borrelli – un calo di sinistri che è stato uniforme su tutto il territorio nazionale, abbiamo sentito anche i vertici della polizia stradale che confermano questo dato, quindi non si comprende il motivo per cui anche gli sconti non siano uniformi».
A confermarlo è anche una piattaforma della gestione delle compagnie di assicurazioni, la quale ha stilato una classifica dei cali:
l’Emilia-Romagna (prima in classifica) ha abbassato il valore del 12% rispetto all’ anno 2019. In Toscana dell’11,75% e nella regione Lazio a ribasso del 10,98%.
All’ultimo posto della classifica nazionale risiede la Campania, dove, a marzo 2020, i valori medi risultavano in calo solo dell’1,39% rispetto al 2019.
Ma adesso sembrerebbe che la situazione assicurazioni sia cambiata negativamente.
Borrelli conclude così:
«A causa dell’emergenza sanitaria, la quasi totalità delle automobili dei cittadini campani è rimasta inutilizzata ed i sinistri sono diminuiti fino al 90%. Eppure le compagnie assicurative non sono venute incontro alle esigenze degli automobilisti, tenendo conto delle difficoltà create da questa epidemia e dell’assenza di sinistri. […] Se un napoletano non fa incidenti da anni perché deve pagare anche il doppio rispetto ad un cittadino che vive altrove? Con il referendum proporremo uguale trattamento su tutto il territorio nazionale».
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