Coronavirus, sequestrata fabbrica abusiva di mascherine in provincia di Napoli
Mascherine non a norma pronte per essere immesse sul mercato, i finanzieri del Gruppo di Nola sequestrano una fabbrica abusiva di dispositivi sanitari
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio per l’emergenza Coronavirus, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato una fabbrica abusiva di mascherine a Roccarainola.
La fabbrica era destinata alla produzione e al confezionamento di mascherine non a norma, quindi prive dell’autorizzazione del Ministero della Salute. A mettere a segno l’operazione sono stati i finanzieri del Gruppo di Nola.
Le Fiamme Gialle nolane, secondo quanto riporta “Il Mattino“, hanno trovato all’interno dell’opificio oltre 1200 mascherine, già pronte per essere immesse sul mercato. Altre 350, invece, erano in fase di lavorazione. I finanzieri hanno sequestrato, oltre ai dispositivi di protezione individuali, anche i macchinari e le materie prime utilizzate per la produzione abusiva.
È emerso anche che i dispositivi sanitari erano confezionati in modo artigianale e, quindi, non in modo ermetico. Le mascherine erano prive del marchio “CE” e della relativa scheda tecnica, come previsto dalle norme in vigore.
Il titolare della fabbrica è stato denunciato per frode in commercio e ricettazione.
Dall’inizio dell’emergenza i finanzieri del Gruppo di Nola e della Compagnia di Ottaviano hanno controllato oltre 1.500 persone, 50 delle quali sono state sanzionate e segnalate all’ASL per l’applicazione delle previste misure di quarantena. Hanno sequestrato oltre 2000 mascherine non conformi.
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