Coronavirus, specializzandi si rifiutano di aiutare: stipendio basso
Coronavirus, gli specializzandi chiamati per l’emergenza si rifiutano di aiutare. Violano il giuramento di Ippocrate per il dio denaro
Il Coronavirus continua ad aumentare il numero di contagiati e a decimare il personale sanitario che si sacrifica per salvare vite, mandando in tilt gli ospedali.
Per questo motivo servono altri medici nei vari ospedali in vista della possibilità di un aumento dei contagi nel mese di aprile.
L’Asl Napoli 1 ha previsto, infatti, l’assunzione immediata degli specializzandi. L’assunzione è partita dal 21 marzo con un contratto di lavoro di durata semestrale. «Il salario è pari alla differenza tra quanto percepito e il trattamento economico formalmente previsto dal contratto nazionale dell’area sanità per dirigente medico di analogo profilo», scrive il direttore Verdoliva.
Salario che tra straordinari e ore extra corrisponde al salario percepito dai medici più anziani. Come informa Repubblica.it, 5 erano gli specializzandi registrati ma solo 4 si sono presentati.
Questi ultimi, alla vista del del compenso salariale, si sono rifiutati sostenendo che il trattamento economico riconosciuto era troppo basso. Inoltre, gli specializzandi in questione volevano essere pagati, per ogni ora, 45 euro.
La lettera del direttore Verdoliva a De Luca
“Un comportamento vergognoso“, ha scritto nella nota il direttore generale Verdoliva inviata al presidente De Luca, al prefetto e al direttore della sanità campana Postiglione.
“Sono molto amareggiato e deluso che in un momento così difficile per il nostro Paese coloro che dovrebbero essere in prima linea a combattere il Covid-19, invece si rifiutano per motivi economici.” continua nella nota il direttore.
Inoltre il Loreto Mare, che in pochissimo tempo si è attrezzato per supportare il Monaldi e il Cotugno, ha bisogno di rianimatori. Ma se i giovani, che dovrebbero aiutare, non rispettano il giuramento di Ippocrate, la situazione continuerà a peggiorare.
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