Covid-19, la strategia di Boris Johnson: “La gente deve prendere la malattia”
Covid-19: nel Regno Unito la strategia del primo ministro Boris Johnson è sviluppare l’immunità di gregge: circa il 60% dovrebbe essere infettato
Rispetto agli altri Paesi europei e soprattutto l’Italia, che in questi ultimi giorni hanno adottato diverse misure restrittive per contrastare la pandemia da Covid-19, il Regno Unito e il suo primo ministro Boris Johnson, hanno deciso di utilizzare una strategia del tutto opposta: sviluppare la cosiddetta “immunità di gregge“.
In altre parole significherebbe lasciare che l’epidemia segua il suo corso cercando di rallentarla e di ritardare il picco dei casi. Secondo i consiglieri del governo, per attuare una simile strategia, occorre che il 60% della popolazione sia infettato. Per questo motivo il Regno Unito ha deciso di non adottare misure restrittive di alcun tipo, lasciando scuole e negozi aperti, proseguendo con il normale svolgimento di molti eventi sportivi. Il governo ha chiesto alla popolazione di autoisolarsi qualora si dovessero riscontrare i sintomi del virus, ovvero tosse e febbre, sconsigliando viaggi e crociere.
In una conferenza stampa a proposito della pandemia da Covid-19, Boris Johnson ha affermato che “è la peggiore crisi sanitaria di questa generazione” e che “molte persone perderanno i loro cari prima del tempo“. Nonostante ciò, secondo il governo inglese è inutile cercare di contenere l’epidemia ma che è sufficiente rallentarla.
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