Rete cardioncologica: ospedali collegati per la cura dei tumori
Nasce a Napoli la rete cardioncologica. Dieci strutture sanitarie saranno in collegamento per la cura dei pazienti oncologici
Napoli ospiterà la sua prima rete cardioncologica. Dieci ospedali saranno collegati per cercare di rispondere alla domanda sempre più frequente di cure antitumorali e per seguire eventuali patologie cardiologiche che possono subentrare in seguito alle cure.
Oncologi e cardiologi saranno chiamati a cooperare per garantire una maggiore tutela dei pazienti e per ridurre i tempi di attesa della presa in carico.
Il progetto è stato presentato durante il IV congresso nazionale di Cardioncologia al Pascale, organizzato da Nicola Maurea- direttore della Struttura Complessa di Cardiologia- Michelino de Laurentiis – rettore del Dipartimento di Oncologia Senologica della Fondazione- Attilio Bianchi- direttore generale- e Gerardo Botti- direttore scientifico, in partnership con l’MD Anderson Cancer Center di Houston, Universita’ del Texas.
Maurea e De Laurentiis hanno affermato, come riportato da Fanpage:
“ll progetto di Rete Cardioncologica che parte da Napoli mette in collegamento 10 ospedali della Campania per garantire un rapido accesso alle cure e un trattamento evidence-based, quindi secondo le linee guida, a tutti i pazienti in terapia antitumorale che devono parallelamente essere seguiti a livello cardiaco per evitare complicanze; le stesse, se non trattate, sono ancora oggi responsabili di circa un terzo dei decessi dei pazienti nei malati di tumore.”
L’esigenza di dar vita a questo progetto, infatti, è dovuta all’alto tasso di mortalità a causa di complicanze di tipo cardiologico nei pazienti sottoposti a cure per combattere i tumori.
I decessi di pazienti oncologici in 5 anni sono dovuti per il 50% alla malattia, ma per il 30% proprio alle complicanze cardiovascolari.
Gli ospedali coinvolti saranno: Pascale, AOU Federico II, AOU Luigi Vanvitelli, AOU Salerno, Ospedale dei Colli, Cardarelli, Ospedale del Mare, ospedale Rummo di Benevento, il Moscati di Avellino e l’ospedale San Sebastiano di Caserta.
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