11 Maggio 2018

Oggi incontro tra Pallante e De Magistris

Pallante, il teorico della decrescita felice, a Palazzo Matteotti per discutere con De Magistris del suo ultimo libro

Mentre i programmi politici continuano a propinare una crescita basata sul lievitare dei prodotti di consumo, mentre i grandi industriali s’affannano a creare nuovi bisogni da soddisfare con nuovi prodotti, e mentre l’ingranaggio economico mondiale continua a girare in funzione del petrolio, il protagonista dell’imminente colloquio con De Magistris, da anni propone coi suoi scritti e le sue opere una decrescita produttiva per scongiurare la sciagura ambientale che minaccia di spazzare via l’umanità.

DI CHI SI TRATTA’?

Maurizio Pallante, classe 1947,  dopo la laurea in Lettere, è stato  insegnante prima  e preside  poi, in una scuola del Torinese. Dal 1985 al 1992 è stato membro dei verdi. Nel 1988 fu coofondatore del Comitato per l’uso razionale dell’energia.  Nel 2007 fonda il Movimento Decrescita Felice di cui è tuttora Presidente. Dal 1990 scrive alacremente d’ambiente, dando alle stampe venti libri forgiati da anni studi scientifico-ambientali. Oggi, gira in lungo e in largo lo stivale, facendo conoscere le sue originali teorie.

LA DECRESCITA FELICE.

E’ il testo e il concetto che meglio identifica la visione di Maurizio Pallante. Il concetto nasce dalla necessità di scongiurare un sempre più probabile cataclisma spazza-umanità. La Decrescita Felice in base a quest’urgenza è, dunque, concepita  come un selettivo decremento delle merci superflue. Nonostante la presunta natura ossimorica dell’accostamento tra il sostantivo decrescita e l’aggettivo felice, nel pensiero elaborato dall’autore i due concetti si sposano in un connubio sorprendentemente vincente. L’esempio da lui sempre citato fa riferimento allo spreco energetico perpetrato nelle abitazioni italiane. Nel bel Paese, infatti, Pallante evidenzia che, per riscaldare le nostre dimore, si consumano mediamente 20 litri al metro quadro l’anno di gasolio. Questo consumo causa un immane spreco. In alcuni comuni italiani, infatti, non è consentito edificare edifici che utilizzino più di 7 litri al metro quadro l’anno di gasolio. Questi, nonostante la restrizione, beneficiano del medesimo confort calorifero di quelli della media nazionale. Quei 13 litri in più, sono, dunque,  un surplus, che  costituisce una merce e non un bene, perchè comporta un costo privo di qualsivoglia corrispettivo. Questo esempio esemplifica un pensiero che prevede un abbattimento dell’ingente produzione superflua, giovando all’intera umanità. Nell’esempio soprariportato, infatti, far decrescere il consumo di gasolio significherebbe al contempo risparmiare e evitare d’inquinare inutilmente.

L’INCONTRO DI NAPOLI.

Il 22 marzo scorso, nelle librerie patrie è approdata l’ultima fatica letteraria di Maurizio Pallante,   “Sostenibilità, Equità e Solidarietà”. Il testo in cui si intrecciano politica, cultura, ecologismo ed economia, sarà il perno attorno al quale ruoterà la conversazione dell’autore col primo cittadino partenopeo. L’incontro si terrà presso  Sala Cirillo di Palazzo Matteotti, domani, venerdi 11 maggio 2018 a partire dalle 16,30.

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