11 Giugno 2024

Giugliano: scarcerato Domenico Pirozzi, ras del Clan Mallardo

Scarcerato in maniera formale per vizio di forma. Rimane però detenuto nel carcere di Rossano Calabro

immagine di repertorio

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DOMENICO PIROZZI CLAN MALLARDO – Scarcerato in maniera formale un reggente del Clan Mallardo. Si tratta di Domenico Pirozzi, alias Mimì ‘o pesante, ras e reggente del sodalizio criminale. Egli è accusato di essere il promotore dell’associazione mafiosa che controlla la zona di Giugliano in Campania.

Il motivo della scarcerazione

Difeso dagli avvocati Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord e Catia De Luca del Foro di Bologna, la scarcerazione è avvenuta in seguito ad un vizio di forma. Si tratta di un cavillo giuridico eccepito dai legali, che il il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli ha dovuto prendere atto.

Pirozzi resta però detenuto nel carcere di Rossano Calabro per scontare la pena per la condanna inflitta per le rapine della banda del buco con aggravante del metodo mafioso.

Chi è Domenico Pirozzi, reggente del Clan Mallardo

Domenico Pirozzi, è conosciuto come “Mimì o pesante” e venne scarcerato nel febbraio 2019. Il motivo? per scadenza dei termini di custodia cautelare. Secondo gli inquirenti appartiene al gruppo dedito alle rapine a banche e uffici postali. Pirozzi fu ritenuto all’epoca dell’arresto organizzatore ed esponente apicale dell’associazione per delinquere.

La reazione della Dia sul clan

L’organizzazione mafiosa continua a comandare nel territorio di Giugliano. A confermarlo è l’ultima relazione dei secondo semestre del 2019 della Dia. Confermata dall’Antimafia la presenza egemonica del clan nella città campana:

Rappresentano una delle famiglie camorristiche più influenti del panorama criminale campano. Un’organizzazione solida ed unitaria che detiene, da decenni, la supremazia degli affari illeciti nel territorio. Il forte potere economico e la capacità rigenerativa degli organici hanno garantito al clan la sopravvivenza nel territorio, nonostante la costante pressione giudiziaria. Il sodalizio, inoltre, si è mostrato capace, grazie ad una rete di professionisti compiacenti e di imprenditori, di gestire reti imprenditoriali non solo nell’ambito comunale ma anche in altre regioni, operando grossi investimenti per occultare l’ingente patrimonio accumulato.

Fonte: Internapoli.it

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