18 Luglio 2020

Whirlpool: tornano in piazza i lavoratori per protestare contro la chiusura dell’azienda

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Caso Whirlpool: i lavoratori tornano a scendere in piazza contro la chiusura dell’azienda fissata per il prossimo 31 Ottobre

Caso Whirlpool: tornano in piazza i dipendenti dello stabilimento di Via Argine per protestare contro la chiusura dell’azienda.

È di qualche settimana fa l’ufficialità della chiusura della sede napoletana della nota multinazionale statunitense fissata per il prossimo 31 Ottobre.

La liquidazione lascerebbe a casa più di 400 lavoratori in un periodo delicato per l’economia del Paese a causa dell’emergenza sanitaria.

Quest’oggi le donne e gli uomini della Whirlpool si sono radunati in Piazza del Plebiscito a Napoli dove hanno esposto uno striscione che recita:

“Basta pacchi, nazionalizzazione subito”.

Le parole scritte sono state, poi, accompagnate da quelle cantate: nel corso della manifestazione i dipendenti hanno intonato i versi di una canzone scritta per l’occasione dal titolo “Nun s’ha da tuccà”.

Emblematiche alcune frasi della canzone stessa in cui si ribadisce la volontà di combattere per mantenere il loro posto di lavoro.

A sostenere la protesta anche alcuni sindacati che, insieme ad una delegazione di operai, sono stati ricevuti dal Prefetto Marco Valentini.

Tra le richieste avanzate dai lavoratori di via Argine quella di rispettare gli accordi stipulati dall’azienda con il Governo nel 2018 nei quali era previsto un investimento di circa 17 milioni per rilanciare economicamente la sede produttiva di Napoli.

 

 

 

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