22 Novembre 2018

Violenza sulle donne: Napoli prima provincia campana

violenza

Campania, seconda regione italiana per violenza sulle donne. Napoli in testa alla classifica provinciale.

A pochi giorni dalla Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne emergono dei dati davvero poco incoraggianti. Secondo l’Osservatorio sul fenomeno della violenza sulle donne in Regione Campania, la nostra è la seconda regione italiana per femminicidi. Nel 2017 i femminicidi registrati sono stati 11 su 123, cioè il 9% sul totale. Aumentati anche i casi di stalking: si è passati, infatti, dai 9.027 atti persecutori denunciati nel 2011 ai 13.177 del 2016, con un aumento del 45%.

Il dott. Salvatore Pignataro, Direttore nazionale del Centro studi per la Vigilanza e la Sicurezza delle Anespp denuncia la situazione attuale:

«La violenza sulle donne è legata a condizioni economiche ma anche allo status educativo e sociale. È talmente diffusa da non essere neppure riconosciuta dalle vittime stesse, soprattutto quando essa si intreccia con aspetti  psicologici. Nella classifica generale, a livello regionale, in Campania non vi è solo la violenza domestica a far da padrona, ma anche problemi imputabili al contesto sociale e alla disoccupazione femminile. Dalle statistiche emerge che i maggiori casi di violenza sulle donne avvengono soprattutto a Napoli. A seguire le province di Caserta, Salerno, Avellino e Benevento. Diverso il trend nazionale dove sono in calo nei primi nove mesi dell’anno i  “reati spia”: maltrattamenti in famiglia, stalking, percosse, violenze sessuali»

Alla luce di questi dati è opportuno sottolineare che, contro i femminicidi, serve fornire, reali strumenti e servizi di supporto alle donne vittime di violenza. Assistenza psicologica, orientamento al lavoro, formazione e prevenzione culturale e sociale, a partire dalle scuole. Bisogna incentivare la denuncia. È necessaria una svolta culturale.

Le iniziative

«Pene esemplari ed esclusione dei benefici penitenziari per i rei di violenza sulle donne. È ciò che chiederemo, con una mozione al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento per fermare quella che e’ una vera e propria emergenza nazionale».

E’ quanto affermato da Salvatore Ronghi, segretario federale di Sud Protagonista.  

«Basta flash mob e dibattiti. Il 25 novembre non sia solo una giornata simbolica, ma la giornata dell’azione per impegnare lo Stato italiano ad adottare le misure necessarie per salvaguardare la vita delle donne e, quindi, il pilastro della società». 

Continuano Margherita Romano, Carmen Pisacane e  Loredana Gargiulo, dirigenti del movimento. 

In occasione di questa ricorrenza, Sud protagonista, insieme alle associazioni Donna é, Nuove Socialità e Note di Napoli, ha organizzato un sit in. Si terrà sabato 24 novembre dalle ore 10 nell’area antistante la sede della Prefettura di Napoli. Alle ore 11 è prevista una conferenza stampa.
Altresì, Venerdì 23 novembre, alle ore 11.00, presso il Museo Madre si svolgerà l’iniziativa Mai più sola, organizzata dall’Assessorato alla Formazione e Pari Opportunità della Regione Campania. Madrina d’eccezione, la cantante Emma Marrone.

 

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