24 Settembre 2020

Violentava la figlia, ingravidandola. Pena dimezzata per l’uomo

FOTO: abbruzzolive.it

Violenza sulle donne

Violentava la figlia da anni. Dopo un primo aborto, una seconda gravidanza. Per l’uomo, pena dimezzata a 17 anni. Il caso

Violentava la figlia. Lo ha fatto per anni. Circa 15, per l’esattezza, nel lunghissimo periodo che va dal 1995 al 2010.

La ragazzina, dopo un primo aborto eseguito all’età di soli 15 anni, in seguito a quegli orribili abusi perpetrati da suo padre, era rimasta nuovamente incinta.

Da questa seconda gravidanza, non interrotta, è nata una bambina, della quale l’uomo è contemporaneamente padre e nonno.

L’abominevole storia di abusi e violenze domestiche si è consumata nel basso salento.

La denuncia risale al giugno del 2017, quando la giovane donna ha trovato finalmente il coraggio di raccontare alle forze dell’ordine l’orrore subito per 15 anni ad opera del padre.

L’uomo, di 54 anni, in primo grado era stato condannato a 30 anni di reclusione. La sentenza era giunta nel dicembre del 2019.

La Corte, invece, ha ritenuto doveroso ridurre la pena a soli 17 anni.

Il motivo? Alcuni degli episodi contestati, nella fattispecie quelli precedenti al 2008, sarebbero andati in prescrizione.

Ieri, la Procura generale, rappresentata dal sostituto Maria Rosaria Micucci, aveva chiesto la conferma della prima sentenza.

Ma La Corte ha ritenuto di doversi esprimere diversamente, di fatto premiando la tesi della difesa, che contestava proprio il mancato rispetto della prescrizione, sotto la quale erano caduti i reati antecedenti all’anno 2008.

Resta confermato, invece, il risarcimento del danno, disposto nei confronti della vittima, rappresentata dal legale Erlene Grasso.

L’uomo era stato incastrato inequivocabilmente nel dicembre di due anni fa dal test del DNA, che ha confermato senza alcun dubbio la paternità.

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