20 Luglio 2017

Violentata minorenne a Marechiaro: aveva solo 15 anni

bambine violentate

Violentata una quindicenne presso lo “scoglione” di Marechiaro. Il branco di stupratori, composto da tre persone, era formato da altrettanti minorenni

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Tragico episodio avvenuto a Marechiaro, nota meta turistica campana. “Era cambiata. Era sempre meno solare e gioiosa” hanno dichiarato alcuni suoi compagni. La quindicenne, infatti, era stata violentata il 28 Maggio scorso e solo in seguito ad una confessione ad una sua amica, ha deciso di esporre denuncia.

L’adolescenza dovrebbe essere il periodo più bello dell’intero arco di crescita dell’essere umano: il periodo dei primi amori, delle prime “prese di posizione”, dell’evoluzione del proprio corpo, non sempre gradito. Nessuno all’età di 15 anni, dovrebbe sentirsi strappare la propria intimità tra le mani, contro il proprio volere. Nessuno dovrebbe sentirsi violato moralmente e fisicamente. Eppure, nel XXI secolo, nonché epoca dello sviluppo culturale ed educativo, questo accade ancora.

Ad essere protagonista, questa volta, è una ragazzina di 15 anni, abitante in via Petrarca, la quale è stata brutalmente violentata da un gruppo di suoi coetanei. Uno sguardo di troppo ha dato la consapevolezza al branco di poter fare del corpo della ragazza ciò che voleva e dunque, la domenica del 28 Maggio, i tre hanno deciso di abusare della ragazza in pieno giorno. L’episodio è accaduto sullo “scoglione” di Marechiaro, meta ambita da numerosi turisti e non.

La notizia altrettanto sconvolgente è che il gruppo di violentatori era composto da altrettanti minorenni: due di 16 anni e l’altro di 17. Il pubblico ministero della procura dei Minori, Francesco Cerullo, ha chiesto al gip di ascoltare la vittima nel corso di un incidente probatorio, così da poter concretizzare il suo racconto, le immagini e i dettagli di quella domenica dell’orrore, e usare quelle parole nel corso di un processo contro i tre ragazzi.

Dopo aver confessato l’accaduto ad una sua amica, la stessa vittima ha deciso di rompere il silenzio e “ribellarsi”. Ha deciso di dare voce alla sua violenza, non solo denunciando l’accaduto a sua madre e alle forze dell’ordine, ma utilizzando Facebook per rintracciare le persone che avevano abusato di lei. Ed è proprio tramite questo social network che la ragazzina è riuscita finalmente ad individuare i suoi violentatori.

Uno dei ragazzi, un sedicenne di Forcella, indicato dalla vittima come l’unico riuscito a consumare un rapporto sessuale completo, è stato sottoposto al tampone salivare per il Dna. Questo, sarà poi confrontato con residui di liquidi ritrovati sul e nel corpo della quindicenne.

Secondo quanto riportato da “Il Corriere del Mezzogiorno”, ecco quanto dichiarato dalla vittima durante le visite mediche:

Tra di loro, c’era anche un mio amico quindicenne che conoscevo. Dopo aver consumato una bibita tutti insieme, noi cinque ci siamo spostati da un’altra parte per ripararci dal caldo. Avevo accettato il loro invito perché, con noi, c’era anche il mio amico che, all’improvviso, è spartito nel nulla. Due di loro hanno provato ad abusare di me, ma non ci sono riusciti. Solo uno dei ragazzi è riuscito a violentarmi completamente. Dopo, è andato via schiacciandomi il volto al muro, prendendomi per la nuca”.

I tamponi effettuati sul corpo della ragazza, hanno rivelato delle evidenti abrasioni vaginali.

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