Violentano e filmano una ragazza che poi si suicida: potrebbero non essere condannati
Sentenza shock per i due giovani accusati di aver violentato una ragazza ubriaca, che poi si è uccisa: potrebbero non essere condannati
Stop al procedimento ai due minorenni accusati di aver approfittato di una ragazza ubriaca e di aver filmato l’atto sessuale. I due ragazzi potrebbero non essere condannati: il giudice del Tribunale per minorenni ha stabilito per i giovani un programma rieducativo di un anno e mezzo.
Come riporta Lecce Prima, la giovane vittima di violenza si tolse la vita due anni dopo il fatto. La ragazza si trovava nella Comunità di Andria per curare dei problemi di depressione che si portava da tempo. Dopo il suicidio, la famiglia si rivolse alla magistratura per fare luce sull’accaduto e scoprì il video.
A questo punto, partirono due inchieste: una nei confronti del personale della struttura d’accoglienza, per negligenza – la ragazza si sarebbe impiccata davanti alle telecamere di sorveglianza – e una per il reato di pornografia minorile e violenza sessuale di gruppo.
A condurre la seconda inchiesta il Pubblico Ministero del Tribunale di Lecce Imerio Tramis, che ha poi coinvolto i due ragazzi (che ora sono ventenni). Il procedimento, dopo due anni, ha subito uno stop: i giovani non hanno ricevuto la condanna.
O meglio, non sono stati ancora condannati. Inizieranno un programma di volontariato della durata di un anno e mezzo, e solo successivamente si deciderà come proseguire. Nel caso in cui questo programma avesse un esito positivo, si potrebbe determinare il proscioglimento per estinzione del reato.
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