Violante Placido: tra cinema, musica e l’affermazione di sé
La carriera di Violante, un percorso che va oltre il cognome famoso
Credit Photo: wikipedia
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Violante Placido ha saputo farsi un nome nel mondo dello spettacolo grazie alla sua forza espressiva e determinazione.
Figlia del regista Michele Placido e dell’attrice Simonetta Stefanelli, l’attrice ha sempre cercato di fuggire dall’ombra familiare. Violante voleva costruire una carriera autentica nel cinema e nella musica.
Con un forte desiderio di affermarsi come artista, Violante ha scelto di perseguire il proprio cammino, lontano dai riflettori familiari, per esprimere la propria individualità.
Violante Placido: un’infanzia di libertà e indipendenza
La giovane Violante ha vissuto la sua infanzia all’insegna della libertà, cercando di ritagliarsi uno spazio personale senza cedere alla pressione del cognome paterno. La sua formazione all’estero, in particolare al Lee Strasberg Institute, è stata un passo fondamentale per affinare le sue capacità di recitazione.
Musica come mezzo di espressione
Oltre al cinema, la musica è stata un altro canale per esplorare la propria anima. Violante ha scelto il nome d’arte “Viola” per affermarsi come artista indipendente e superare il peso del suo cognome. Con brani come “Non essere timida“, ha affrontato incertezze e pregiudizi, utilizzando la sua voce per trasmettere un messaggio di autenticità.
Il film su Moana Pozzi: un viaggio intenso
Interpretare Moana Pozzi è stata un’esperienza che ha portato Violante Placido a conoscere a fondo il personaggio, studiando la vita della celebre showgirl. L’incontro con Riccardo Schicchi, manager di Moana, ha aggiunto un’importante prospettiva sulla complessità della donna dietro l’immagine pubblica.
Tra Italia e Hollywood: collaborazioni con star internazionali
Violante ha avuto l’opportunità di lavorare con grandi nomi di Hollywood, tra cui George Clooney e Nicolas Cage. In particolare, la sua relazione con Cage ha rivelato una connessione speciale, condividendo esperienze simili come “figli d’arte”.
Libera dalle etichette familiari
Violante ha sempre rifiutato l’etichetta di “figlia di“, scegliendo una carriera indipendente, lontano dalle aspettative familiari.
Dopo ruoli intensi come in 1984 e L’anima gemella, torna con la commedia La dolce villa su Netflix, interpretando una sindaca toscana, dimostrando la sua versatilità e entusiasmo.
Intervista rilasciata al Corriere della Sera.
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