2 Novembre 2023

Vincenzo Di Lauro resta in carcere: definitiva la decisione del Riesame

Il Tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare nei confronti del boss, confermando le accuse di traffico di droga, contrabbando di sigarette e rimpiego dei capitali illeciti

Immagine di repertorio

follia nel casertano

VINCENZO DI LAURO IN CARCERE – Arrivano nuovi aggiornamenti dalle conferme delle misure cautelari dei 27 indagati, tra cui Tony Colombo e Tina Rispoli. Uno dei membri massimi del clan Di Lauro, Vincenzo di Lauro, rimarrà in carcere.

Questa è la decisione dei Tribunale del Riesame, che conferma le accuse di traffico di droga, contrabbando di sigarette e rimpiego dei capitali illeciti.

Vincenzo Di Lauro in carcere: la difesa dei legali

I legali Antonio Abet e Andrea Lucchetta avevano presentato ricorso alla misura cautelare esposta lo scorso 18 ottobre ai danni di 27 indagati, tra cui Tony Colombo e sua moglie Tina Rispoli.

Così come per i coniugi, anche per Vincenzo Di Lauro viene confermato il carcere. La sua posizione è stata esaminata ieri, 1 novembre. Il Tribunale in questione ha parzialmente accolto le istanze dei legali, ma non tutte. Infatti conferma quelle relative al traffico di droga, al contrabbando di sigarette, al reimpiego dei capitali illeciti e quella secondo cui il 47enne avrebbe preso le redini della cosca di camorra fondata dal padre.

La Storia del figlio del capoclan

Vincenzo è il secondogenito del capoclan Paolo Di Lauro alias “Ciruzzo il Milionario”. Egli avrebbe guidato il clan a partire dal 2015, succedendo al fratello Marco.

Precedentemente il gruppo era retto dal padre, dal 1990 al 2002, poi dal fratello Cosimo (deceduto in carcere nel giugno 2022) nel periodo immediatamente precedente alla prima faida di Scampia e quindi da altri due fratelli, Marco (arrestato nel 2019 dopo 14 anni di latitanza) e Salvatore.

Per gli investigatori Vincenzo Di Lauro, più simile al padre di tutti gli altri fratelli, avrebbe negli ultimi anni dato una svolta netta al clan, finalizzata soprattutto al reimpiego dei capitali illeciti e riducendo al minimo le azioni violente.

Fonte: Fanpage.it

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