Villaggio vacanze riapre dopo il sequestro, 60 persone intossicate
Intossicati 60 turisti in un villaggio vacanze nel Vibonese: molti sono napoletani e casertani. Finiti in ospedale anche bambini
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Vacanza si trasforma in tragedia per sessanta turisti, molti dei quali napoletani e casertani: finiscono in ospedale dopo una cena a base di wurstel. L’episodio di sospetta intossicazione alimentare si è verificato nel villaggio turistico di Nicotera, nel Vibonese. La struttura, posta per due anni sotto sequestro perché considerata “quartier generale” della cosca Mancuso, una delle più potenti della ’ndrangheta, era stata da poco riaperta. Il periodo di riapertura, però non è stato lungo perché circa sessanta persone sono state ricoverate per sospetta intossicazione e in molti hanno denunciato condizioni igienico-sanitarie disastrose.
Indagini in corso
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del NAS e dal personale dell’Asl, i primi sintomi – vomito, febbre, dissenteria – sarebbero comparsi poco dopo aver consumato i pasti. Le Forze dell’Ordine hanno sequestrato campioni di cibo e disposto la distruzione degli avanzi.
Pare che la corsa in ospedale sia avvenuta dopo aver mangiato wurstel e patatine serviti anche ai bambini. Tra gli intossicati, infatti, anche dei bambini di età compresa tra i due e i quattro anni.
“Metà villaggio ha iniziato a vomitare nel tardo pomeriggio”, si legge in una recensione online lasciata da una turista. Molte famiglie hanno scelto di interrompere la vacanza, dopo soli due giorni, dopo aver visto le condizioni della struttura: camere con infiltrazioni d’acqua, cibo dall’odore sospetto e ambienti fatiscenti.
Alcuni ospiti della struttura hanno deciso di organizzare una class action per essere rimborsati e accertare tutte le responsabilità: “I nostri figli sono stati male, qualcuno è ancora ricoverato. Non può finire tutto così”.
Fonte: TeleClubItalia
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