Viene lasciato dalla ragazza, così decide di picchiarla e violentarla. Ecco dove è accaduto
Viene lasciato dalla ragazza e lui decide di picchiarla violentemente. Arrestato 19enne
Accade a Gropello Cairoli in provincia di Pavia. Ennesimo episodio di violenza che si aggiunge tristemente a tutti gli altri registrati giorno dopo giorno. Questa volta l’aggressore è un 19enne, residente a Sant’Antimo, che era stato appena lasciato dalla fidanzata quando l’ira ormai ha avuto il sopravvento: secondo quanto riportato da Il Meridiano news decide infatti di violentarla e di picchiarla ripetutamente.
Il ragazzo è stato fortunatamente subito rintracciato, poichè già noto alle forze dell’ordine grazie ai suoi precedenti. Già lo scorso 6 luglio, infatti, gli era stato applicato un provvedimento restrittivo per i suoi arresti domiciliari. Il fermo avrebbe a che fare con denunce per reati di atti persecutori, violenza sessuale aggravata, estorsione e lesioni personali aggravate ad una donna 40enne con cui aveva avuto una relazione sentimentale. Segni di particolare squilibrio, quindi, accompagnavano già da tempo il giovane ragazzo.
Intanto, in questo periodo ci sono state alcune evoluzioni riguardo questo terribile tema, un tema che è stato discusso dalla ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, intervistata dal Tg3: “Le donne che hanno subito violenza chiedono aiuto, arrivare alla denuncia e’ faticoso. Significa immaginare di potere avere una vita, in prospettiva, autonoma dal punto di vista economico, poter essere certe che venga riconosciuta la responsabilità’ genitoriale come madre. Ecco perché è importante, accanto al percorso di uscita dalla violenza, aiutarle a costruirsi una vita dopo. Noi lo stiamo facendo con il progetto microcredito e libertà, per il quale abbiamo stanziato due milioni di euro per dare sostegno economico alle donne che possono cosi’ ricostruirsi un’autonomia di vita e sentire che c’è’ un Paese che crede in loro e non le lascia sole”.
Tutto ciò detto alla luce della relazione, prima nel suo genere, in merito alla materia di sostegno sulle donne, intitolata “Governance dei servizi antiviolenza e sul funzionamento dei centri e delle Case rifugio”. Maggiori risorse, fondi meno precari e per 3 anni e non più ogni anno, meno burocrazia e meno passaggi per la gestione delle risorse, aggiornamento dell’intesa Stato-Regioni e criteri più precisi per i requisiti di individuazione degli enti gestori. E’ questa la ricetta prevista dalla Commissione di inchiesta del Senato sul femminicidio e la violenza di genere, che ieri è stata approvata all’unanimità.
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