8 Agosto 2024

Vicenza, donna muore di setticemia: lascia 4 figli

Donata Giacometti, mamma di quattro figli, ha perso la vita il 9 giugno all'ospedale di San Bonifacio

wikipedia

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VICENZA DONNA MUORE DI SETTICEMIA-Una donna di 45 anni, Donata Giacometti, ha perso la vita dopo aver affrontato un calvario, durato due giorni. Donata era di Vicenza ed è morta di setticemia, lasciando suo marito Nicola e i suoi 4 bambini, di cui 2 erano in affido.

Prima si era recata all’ospedale San Bartolo dove, già dal principio, l’avevano costretta a un’attesa di cinque ore per una visita. Poi si era spostata all’ospedale San Bonifacio e lì, il 9 giugno, è morta di setticemia. Durante il ricovero al San Bartolo, la donna non aveva ricevuto il trattamento medico opportuno, ma anzi trascurata e trattata con negligenza. Per questa ragione, sia lei che il marito erano d’accordo di presentare un esposto contro la struttura ospedaliera.

Vicenza donna muore di setticemia: i fatti

Tutto è cominciato il 7 giugno, in mattinata, quando la 45enne ha cominciato ad avvertire dolori all’addome. Il marito ha richiesto l’intervento di un’ambulanza che ha trasportato Donata all’ospedale San Bartolo. Assegnatole un codice bianco, la donna ha dovuto attendere quasi 5 ore per essere visitata. Le viene effettuato il prelievo ematico ed emergono dei valori alterati. Gli esperti escludono si tratti di un’appendicite, seppure tutto lasciasse immaginare si trattasse di quello.

Trascorrono le ore e per Donata non sembrano esserci miglioramenti, così suo marito decide di non indugiare oltre e richiedere il suo trasferimento all’ospedale San Bonifacio, che viene effettuato in serata.

Visitando la donna, i medici hanno subito appurato la complessità della situazione, dovuta ad un’infiammazione molto forte. In poche ore la situazione precipita e Donata muore il 9 giugno. Molto probabilmente la causa della morte è la setticemia.

Il marito della vittima, Nicola, ha sporto denuncia, e si è aperta un’inchiesta per omicidio colposo ai danni della prima struttura in cui la donna è stata ricoverata.

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