Via al riutilizzo di beni confiscati a Santa Maria Capua Vetere
A Santa Maria Capua Vetere arrivano 100.000 euro per la riconversione dei beni confiscati che versano ancora in uno stato di degrado
Come è già noto Santa Maria Capua Vetere è un comune di poco più di 30mila abitanti, tuttavia ha il privilegio di sorgere sulle antiche rovine della vecchia città di Capua. Ancora oggi si erge maestoso l’anfiteatro campano presso la città, secondo solo al Colosseo di Roma per importanza e grandezza.
Negli ultimi anni però, la città stessa ha sofferto per i beni confiscati e ormai caduti in un totale stato di abbandono e degrado. La Città di Santa Maria Capua Vetere, però, rientra tra i venti Comuni campani ammessi ai finanziamenti regionali volti al recupero, alla valorizzazione e al riutilizzo dei con finalità sociali dei beni confiscati presenti sul territorio comunale.
La Regione Campania ha accolto con favore il progetto della Giunta guidata dal Sindaco Antonio Mirra accompagnato dall’assessore al ramo Francesco Petrella relativo ad un bene confiscato in via Merano che, grazie all’utilizzo di questi fondi pari a circa 100.000 euro, verrà convertito in un spazio co-working nonché di formazione ed inclusione lavorativa di giovani disoccupati.
Il Sindaco Antonio Mirra e l’Assessore Francesco Petrella hanno poi dichiarato: “La riconversione dei beni confiscati che da tantissimi anni versano in uno stato di degrado ha rappresentato uno degli obiettivi prioritari di questa Amministrazione fin dal suo insediamento. Non a caso, questo importante progetto di recupero e riconversione di un immobile attualmente inutilizzato rappresenta un ulteriore passo in quel significativo percorso che ha già permesso di realizzare, in un altro bene confiscato, un centro antiviolenza ma soprattutto di avviare, in maniera concreta, l’iter per la progettazione, attualmente in fase di completamento, dello storico Palazzo Teti che, grazie all’impegno e alla serietà profusi da questa Amministrazione comunale potrà tornare ad essere un vero simbolo della nostra Città, diventando un polo culturale e turistico di grande respiro attraverso la realizzazione di un museo, di una biblioteca, di sale multimediali e attraverso la valorizzazione sul suo importantissimo giardino”.
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