Venere degli Stracci, disposti i domiciliari per il clochard che accese il fuoco
Il Giudice delle Indagini Preliminari ha accolto l’ordinanza di sostituzione della misura cautelare in carcere per Simone Isaia. Quest’ultimo sarebbe coinvolto nella vicenda incendio della Venere degli Stracci in Piazza Municipio.
Grande è la soddisfazione dell’avvocato difensore Carla Maruzzelli.
Venere degli Stracci, la soddisfazione del legale di Simone Isaia
Come si raccontava, Carla Maruzzelli, legale di Simone Isaia, è soddisfatta per quanto disposto la Gip. Ecco quanto ha espresso ai microfoni di Ansa.it:
“Il Gip del Tribunale di Napoli ha accolto la richiesta difensiva di sostituzione della misura carceraria per il giovane Simone Isaia. Sono contenta che abbia abbandonato il carcere oggi. Ora con serenità penseremo alla sua difesa. Ringrazio chi ci ha consentito di presentare un domicilio idoneo con persone che ne avranno cura. Sicuramente l’appello del Garante campano dei diritti dei detenuti Samuele Ciambriello e delle associazioni del terzo settore ha contribuito a tale riuscita. Per Simone Isaia, giovane incensurato, sono state tante le manifestazioni di sostegno e le raccolte di firme per richiedere una misura alternativa al carcere“.
Venere degli Stracci, la valutazione del Garante
Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Campania, Samuele Ciambriello, ha aggiunto quanto segue rispetto alla vicenda di Simone:
“Ho seguito Simone sin dall’inizio della sua vicenda. La sua incensuratezza e la chiusura delle indagini hanno consentito un affievolimento delle esigenze cautelari. Simone attenderà l’inizio del processo ai domiciliari presso la Casa di accoglienza Domus Misericordiae di Salerno, di Don Rosario Petrone. Il carcere – prosegue Ciambriello – dovrebbe essere considerato come extrema ratio, non può essere un luogo di cura per chi ha bisogno di aiuto. Pertanto, scontare gli arresti domiciliari presso una comunità, anziché in un carcere, può solo essere utile ad un ragazzo che dovrebbe intraprendere un percorso di sostegno, di supporto psicologico e di inclusione sociale“.
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