24 Giugno 2020

Veliero di San Pietro – la tradizione popolare con l’albume

veliero di san pietro

Curiosando tra misticismo e folklore: il Veliero di San Pietro che compare nell’albume preannuncia il miracolo

Nella tradizione popolare la barca di San Pietro o anche Veliero di San Pietro parrebbe anticipare un miracolo o si dice che sia di buon auspicio per i credenti. Una tradizione diffusa in particolar modo al nord Italia, che al sud prende il nome di barca di San Giovanni.

È consuetudine assistere alla magia, al nord nella notte fra il 28 e il 29 giugno (festività dei Santi Pietro e Paolo) e al sud nella notte tra il 23 e il 24 giugno (festività di San Giovanni). L’usanza consiste nel porre un contenitore di vetro riempito d’acqua su un prato o un davanzale della finestra di casa e nell’aggiungere al suo interno un albume d’uovo.

Il contenitore deve essere lasciato per tutta la notte all’aria aperta, per assorbire la rugiada. Il mattino seguente si dovrebbero trovare nell’acqua delle figure che ricordano le vele di una barca o di un veliero. Secondo il folklore, esse sarebbero prodotte dal Santo a cui ci si affida, che soffiando all’interno farebbe assumere all’albume la giusta conformazione.

A seconda di come apparivano le vele – aperte o chiuse, spiegate o capovolte – si trarrebbe buono o cattivo auspicio del proprio destino o di quello dell’annata agraria. Che sia quindi San Giovanni, che sia San Pietro, entrambi i riti avrebbero il potere di fornire delle risposte al “richiedente”.

La spiegazione scientifica dietro al fenomeno

Il fenomeno è dovuto alle variazioni termiche che intercorrono tra giorno e notte. A giocare un ruolo importante è anche il suolo su cui è appoggiato il contenitore. Il freddo-umido della notte dovrebbe far variare la densità dell’albume che – da simile a quella dell’acqua – dovrebbe aumentare e appesantirsi, cadendo sul fondo del contenitore di vetro.

Il fondo, a contatto con il calore del suolo, immagazzinato durante le ore diurne del giorno prima, dovrebbe far risalire le molecole d’acqua verso l’alto e creando l’effetto delle vele. A ciò, si dovrebbe aggiungere anche l’effetto delle prime ore del mattino. L’albume dovrebbe riscaldarsi nuovamente, diminuendo così sensibilmente la sua densità e tentando quindi di risalire verso l’alto, “issando”, per così dire, il “veliero“.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.