Variante Delta Coronavirus, il Cts: “Richiamo vaccini è indispensabile”
Variante Delta coronavirus, il dottor Abrignani del Cts lancia l’allarme: “Non fare i richiami sarebbe gravissimo!”
Variante Delta coronavirus, l’immunologo dell’Università statale di Milano alza l’attenzione sull’indispensabilità del richiamo delle dosi vaccinali.
A detta del dr. Abrignani, infatti, a fronte del rapido diffondersi della nuova variante, sarebbe scelta gravissima rinunciare alla seconda dose dei vaccini attualmente disponibili.
Come fa notare il noto membro del Comitato tecnico-scientifico, “con una sola dose di vaccino, l’immunità scenderebbe rapidamente attorno al 20%”.
Chiare le parole di Abrignani:
“La cosa più pericolosa che si può scegliere di fare è decidere di non sottoporsi alla seconda dose”.
A confermarlo, i dati di uno studio pubblicati da The Lancet, secondo cui la doppia dose di Pfizer fornirebbe una protezione dal virus pari al 79%. Più esigui i numeri di Astrazeneca: due dosi di questo vaccino proteggerebbero al 60% dal rischio di coontrarre il covid-19.
I dati si fanno estremamente preoccupanti, se rapportati alla variante Delta, che ha costretto a rinviare di un mese le aperture previste in Inghilterra.
Infatti, relativamente alla variante Delta (per intenderci, quella comunemente nota come variante indiana), una sola dose di vaccino fa scendere il livello di protezione al 20%, mentre la somministrazione della seconda dose la farebbe attestare attorno all’80%.
Il dr. Abrignani ha salutato favorevolmente anche l’ok dell’Aifa al mix di vaccini, sostenendo che la vaccinazione eterologa sia prassi in immunologia e quanto questa scelta si sia dimostrata storicamente molto efficace.
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