25 Agosto 2021

Vanessa Zappalà scriveva nel suo diario: “Ore 9, mi segue ancora”

Foto da pagina Facebook di Lorenzo Tosa

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Vanessa Zappalà, uccisa a 26 anni dall’ex, scriveva nel suo diario il dramma: “Ore 9, mi segue ancora. Sono in ansia, ho paura”

Il dramma di Vanessa Zappalà e le parole scolpite nel suo diario. L’ennesimo femminicidio, che non trova via di scampo.

Dopo la denuncia ai carabinieri continua a seguirmi. Sono in ansia, ho paura”: queste le parole di Vanessa Zappalà, la 26enne siciliana uccisa a colpi di pistola dall’ex fidanzato Antonio Sciuto. Le botte, i pedinamenti, le minacce, le violenze e gli appostamenti, avevano portato la giovane a denunciare Sciuto. Ma l’arresto non è mai stato convalidato, la denuncia per stalking a giugno ha portato – tristemente – solo a tre giorni di domiciliari e un divieto di avvicinamento entro i 200 metri. Vanessa Zappalà aveva paura di Antonio Sciuto, erano mesi che la ragazza lanciava segnali di allarme. Aveva anche riportato – nero su bianco – gli episodi e gli stati d’animo sul diario, segnando quello che succedeva, orario e luogo preciso. “Dopo la denuncia ai carabinieri continua a seguirmi. Sono in ansia, ho paura“, ha scritto Vanessa – come riporta il quotidiano La Repubblica.

Caso Zappalà, la Procura di Catania

Carmelo, il padre di Vanessa, si è opposto alla decisione del giudice che non ha convalidato l’arresto di Antonio Sciuto: La sua morte è una sconfitta per lo Stato. Quell’uomo aveva pianificato tutto, ne sono sicuro, continuava ad essere accecato dalla gelosia. Abbiamo scoperto che aveva piazzato un Gps sotto l’auto di Vanessa. E, poi, era riuscito a intrufolarsi nel giardino di casa nostra, per sentire cosa dicevamo, attraverso un tubo”. A lui ha risposto il presidente dell’ufficio del Gip di Catania, Nunzio Sarpietro: “Non mi sento di contestare alcuna colpa al collega, ha agito secondo legge: nel fascicolo c’erano anche elementi contrastanti di cui ha tenuto conto, come un primo riavvicinamento tra i due. E anche se lui fosse stato agli arresti domiciliari sarebbe potuto evadere e commettere lo stesso il delitto“. Secondo Sarpietro, inoltre, “è difficile controllare tutti gli stalker, noi emettiamo come ufficio 5-6 ordinanze restrittive a settimana ed è complicato disporre la carcerazione perché occorrono elementi gravi e, comunque, non si può fare fronte ai fatti imponderabili“.

Molti si sono uniti al dramma che ha toccato la 26enne, infatti a Trecastagni – paese alle pendici dell’Etna dove viveva Vanessa Zappalà – l’amministrazione comunale ha organizzato una fiaccolata in suo ricordo, ma non solo. La comunità siciliana si è unita per chiedere al governo una modifica legislativa che tuteli le donne, vittime di qualsiasi tipo di violenza. Il sindaco Giuseppe Messina ha deciso che ci sarà il lutto cittadino, annunciando la sospensione degli spettacoli previsti questa settimana.

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