Valutare la gravità del vaiolo delle scimmie: nuovi risultati
Ricercatori italiani, tra cui esperti napoletani, identificano indicatori chiave per valutare la gravità dell'infezione da Mpox.
Vaiolo delle scimmie nuovi risultati – Un gruppo di ricercatori italiani, tra cui esperti napoletani, ha recentemente pubblicato uno studio importante sul vaiolo delle scimmie (Mpox).
Questo studio si è focalizzato su come prevedere la gravità della malattia in coloro che si infettano con il virus Mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie.
Vaiolo delle scimmie nuovi risultati: lo studio italiano
Gli studiosi hanno esaminato vari fattori per capire se un paziente svilupperà una forma grave di vaiolo delle scimmie. Un aspetto importante è la carica virale.
Valori elevati di virus nelle vie respiratorie superiori durante la prima settimana di infezione potrebbero indicare una grave evoluzione della malattia. In altre parole, una carica virale alta all’inizio potrebbe segnalare un rischio maggiore di forme gravi.
Metodi e partecipanti
Il gruppo di ricerca, chiamato Mpox-Icona, è composto da esperti di diversi centri e università italiane. Tra questi ci sono l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma e l’ospedale Sacco di Milano. Inoltre, partecipano anche il Policlinico San Martino di Genova e altri centri. Anche il team napoletano di Aorn Ospedali dei Colli è coinvolto.
Gli studiosi hanno analizzato diversi aspetti dell’infezione, come la cinetica dei marcatori infiammatori e il DNA del virus nei fluidi corporei dopo la guarigione clinica. Lo studio ha incluso 541 pazienti diagnosticati tra maggio 2022 e settembre 2023.
Fattori predittivi di gravità
Lo studio ha identificato alcuni fattori predittivi della gravità della malattia. Valori elevati di virus nelle vie respiratorie superiori nella prima settimana di infezione potrebbero indicare una grave evoluzione. Inoltre, anche la razza caucasica e sintomi come febbre, mal di gola e lesioni perianali potrebbero segnalare una possibile grave evoluzione della malattia.
Risultati chiave
I risultati mostrano che il rischio di sviluppare una forma grave di malattia diminuisce di circa il 5% per ogni aumento del valore Ct. Questo valore indica una carica virale più bassa. Inoltre, il virus non causa danni specifici agli organi ma continua a diffondersi in diversi siti anatomici anche dopo la guarigione clinica.
Implicazioni dei risultati
I risultati suggeriscono che i valori Ct delle vie respiratorie superiori possono essere utilizzati come strumento di laboratorio. Questo potrebbe aiutare a gestire precocemente i casi di Mpox e a identificare i pazienti a rischio di malattia grave. Una diagnosi precoce potrebbe facilitare l’inizio tempestivo del trattamento antivirale o la decisione di ospedalizzare i pazienti vulnerabili.
Prospettive future
Lo studio sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche e di una sorveglianza internazionale continua. Questi sforzi sono fondamentali per migliorare le strategie di contenimento e le risposte future alle epidemie di Mpox. La ricerca continua è essenziale per ottimizzare la gestione e la risposta alle infezioni.
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