7 Gennaio 2021

Vaccino subito, l’appello dei podologi napoletani

Fonte foto: NonSoloBenessere.it

vaccino

In una lettera, la Commissione dell’albo nazionale podologi chiede l’inserimento degli operatori tra i primi soggetti sottoposti al vaccino

È necessario che i podologi che operano in regime di libera professione o alle dipendenze del privato puro vengano inseriti tra i soggetti da sottoporre in prima istanza al vaccino contro il Covid-19. Questo è quanto emerge da un documento diffuso a Napoli, che riporta le parole contenute nella lettera scritta dalla Commissione di albo nazionale podologi. Destinatari, il comitato centrale della Federazione TSRM-PSTRP (Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) e il suo presidente.

Il motivo, come riporta ANSA, è presto detto: il ruolo fondamentale che i podologi ricoprono nella cura e nella prevenzione del piede diabetico, una patologia che richiede interventi urgenti. Allo stesso modo, altre patologie che richiedono trattamenti d’urgenza sono, ad esempio, il piede vascolare e quello reumatico. Il vaccino permetterebbe ai medici di poter operare in pieno regime e, dunque, di agire facilmente quando necessario.

Attualmente, affermano i podologi, “tutti gli operatori sanitari e sociosanitari che operano alle dipendenze del privato puro o come liberi professionisti” sono esclusi dalla lista di soggetti qualificati per il vaccino. “Colleghe e colleghi che pure rientrano nel novero delle professioni sanitarie, ugualmente esposti al rischio di contagio” precisano.

La commissione richiede, dunque, “di attivarsi al fine di prevedere quanto prima che tutti gli operatori sanitari e sociosanitari rientrino tra i soggetti con possibilità prioritaria di vaccinazione, a prescindere dalla natura del datore di lavoro o dallo stato libero professionale”. In aggiunta, informano di aver già preparato un questionario utile a definire quanti podologi aderiranno alla campagna.

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