30 Settembre 2015

Tassi usurai nel Nolano: due arresti, decine di indagati

Usurai nel nolano, su ordine del Gip di Santa Maria Capua Vetere ha preso il via una retata che ha prodotto due arresti e decine di indagati. Sequestrati beni, terreni e auto di lusso

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Avevano ridotto sul lastrico numerosi commercianti del Casertano prestando soldi con tassi usurari a tassi fino al 15% mensile, e in pochi anni avevano accumulato un enorme patrimonio illecito.

Una delle vittime, però, ha collaborato, e su ordine del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sono stati arrestati Mattia Cantone, 50enne di Pomigliano d’Arco e Vincenzo D’Onofrio, 48enne di Acerra.

Le indagini avevano preso l’avvio su denuncia della persona offesa e hanno consentito di far luce su un vasto giro di usurai che “offrivano” prestiti a tassi elevati anche con la complicità di altri complici, in corso di identificazione. Danneggiati imprenditori ed operatori commerciali del casertano, con applicazione di tassi di interesse tra il 10% ed il 15% su base mensile.

I fatti furono posti in essere nel 2011, e il reato consisteva in richieste usurarie che poi aumentavano vertiginosamente ad ogni nuova negoziazione del debito.

L’attività investigativa, svoltasi in una prima fase attraverso intercettazioni, perquisizioni e sequestri, si è avvalsa pure della collaborazione della vittima, apparsa subito in una situazione di estrema frustrazione psicologica e costretta, in alcuni casi, a cedere beni mobili in favore degli indagati per estinguere i debiti contratti.

Successivi accertamenti hanno consentito di rilevare per gli indagati e le loro famiglie, un patrimonio del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati nel corso degli anni ed ai proventi delle attività lavorative svolte dagli indagati e dai loro prossimi congiunti: di qui la richiesta di sequestro dei beni formulata dalla Procura della Repubblica.

Sono stati così sequestrati integralmente beni immobili, beni mobili registrati e disponibilità finanziarie nella titolarità degli indagati e/o dei loro familiari, per valori coerenti rispetto all’illecito profitto dell’attività usuraria. In particolare, è stato disposto il sequestro di 14 appartamenti, 5 terreni, 14: locali ad uso commerciale, depositi e rimesse, ubicati in vari comuni della provincia di Napoli, per un valore complessivo stimato di oltre 5 milioni di euro.

Sequestrate pure vetture di lusso e conti correnti nella disponibilità degli indagati e dei loro prossimi congiunti, ¡ cui saldi attivi risultano adesso in fase di accertamento.

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