6 Novembre 2023

Università Orientale occupata per sostenere la Palestina

Alcuni studenti hanno occupato la sede di Palazzo Giusso a sostegno della Palestina. Intervenuto il rettore Roberto Tottoli per cercare un punto di mediazione

Orientale crollo

Orientale crollo

UNIVERSITA’ ORIENTALE OCCUPATA – Questa mattina un altro episodio di manifestazione per sostenere il martoriato territorio palestinese. L’università Orientale di Napoli e stata occupata da alcuni studenti, per sostenere la Palestina. Gli studenti hanno esposto uno striscione nella sede di Palazzo Giusso con scritto “Università Orientale occupata con la Palestina. Fino alla vittoria.

Gli studenti, attraverso un comunicato, hanno annunciano una conferenza stampa alle ore 11:00 nella sede dell’Ateneo per spiegare i motivi dell’occupazione,

La nota dell’Università Orientale occupata

Dopo una serie di considerazioni generali sullo scenario della guerra, gli studenti vogliono “denunciare anche dai luoghi del sapere la complicità ed il silenzio delle nostre istituzioni e del governo.”

Poi la nota continua: “Il nostro è un atto che ha la finalità di riaprire il dibattito anche all’interno dell’università e far prendere posizione questa istituzione. Sappiamo che il nostro ateneo, come altri nel resto del paese, intrattengono rapporti di partnerariato e scambio di ricerche con le università israeliane e l’apparato militare-industriale italiano. Non vogliamo studiare in un’università che si rende complice di ciò che sta facendo un governo coloniale e criminale come quello israeliano. 

Pretendiamo che l’università, nella figura del rettore Tottoli, si esponga pubblicamente a sostegno del popolo palestinese e per un cessate il fuoco immediato; che l’università riconosca pubblicamente il genocidio della popolazione palestinese di cui è responsabile il governo israeliano.

 E ancora, che l’università condanni pubblicamente le gravi violazioni dei diritti umani ed i crimini di guerra commessi dal governo di Israele: dall’uso del fosforo bianco, all’uccisione indiscriminata di civili, il bombardamento di scuole, ospedali e dei corridoi umanitari e l’assedio totale a cui è sottoposta in queste ore Gaza; che cessino gli accordi tra L’Orientale e le università israeliane, in quanto complici del regime di oppressione coloniale di insediamento e di apartheid, di gravi violazioni di diritti umani, compreso lo sviluppo di armamenti e di dottrine militari”.

L’intervento del rettore Tottoli

Il rettore dell’Università Roberto Tottoli ha comunicato con i manifestanti attraverso lo spioncino del portone d’ingresso oltre il quale c’erano gli studenti. Quest’ultimi hanno collocato nel cortile una bandiera della Palestina.

Questi sono alcuni passaggi del suo intervento: “Non potete occupare uno spazio pubblico“. “Non potete parlare a nome di tutti gli studenti”. “Se questa è la vostra concezione della democrazia, complimenti”.

Successivamente davanti ai microfoni ha spiegato di aver “invitato gli studenti a lasciar riprendere le attività. Tra l’altro oggi c’era una iniziativa di colleghi sulla Palestina, sulla situazione che è gravissima. L’Ateneo del resto è impegnato a far prevalere innanzitutto le ragioni della pace, a cercare di capire questa realtà molto complessa”.

Il rettore aggiunge di aver detto agli studenti che “si poteva lasciare loro uno spazio” per esprimere le loro ragioni e così “far riprendere le attività. Come rappresentante di migliaia di studenti, dico che l’occupazione blocca in pieno le attività didattiche e anche un momento di riflessione sulla crisi internazionale”.

Fonte: Ansa.it

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