17 Ottobre 2022

Università a Scampia: inaugurata la nuova sede

Università a Scampia, la nuova sede della Federico II inaugura l'anno accademico di Professioni Sanitarie: tutti i dettagli

Università a Scampia: inaugurata oggi (lunedì 17 ottobre 2022) alle ore 11, la nuova sede dell’Università Federico II pronta a iniziare il suo anno accademico.

Una giornata importante e un’occasione di riscatto per Scampia che vede sorgere un polo culturale laddove c’erano le famose Vele, simbolo del quartiere napoletano che da anni lotta per lasciarsi alle spalle il marchio della criminalità.

Da oggi Scampia non è più una delle più grandi piazze di spaccio in Europa né set privilegiato di film e serie sulla camorra, bensì un Complesso Universitario che ospiterà i corsi di Laurea triennale e magistrale per le Professioni Sanitarie della facoltà di Medicina e Chirurgia.

La nuova sede dell’Università a Scampia , sita in viale della Resistenza, potrà ospitare fino a 2660 alunni. Attualmente gli studenti iscritti sono 330.

L’ edificio si presenta come un grande cilindro sviluppato su sette piani, al cui centro è presente l’atrio d’ingresso. Al centro dell’agorà sarà piantato nelle prossime ore un’albero di ulivo, come simbolo di rinascita. Nei primi due piani si seguiranno i corsi e si sosterranno gli esami; al terzo piano saranno presenti gli ambulatori; al quarto ambulatori e stanze per le degenze; al quinto, le sale operatorie. La nuova zona universitaria sarà poi circondata da tutte le attività necessarie agli studenti (cartolerie, rilegatorie, copisterie, tavole calde).

Il progetto dell’Università a Scampia è costato 51 milioni di euro ed è stato finanziato con i fondi del Comune di Napoli (proprietario della struttura e concessa in comodato d’uso alla Federico II) e del Fondo sviluppo e coesione, attraverso un accordo quadro firmato con la Regione Campania.

In realtà, l’idea era partita dall’ex sindaco e presidente della Regione, Antonio Bassolino (oggi consigliere comunale): il progetto prese avvio nel 2006 per opera dell’architetto Vittorio Gregotti e finalmente, dopo 15 anni, vede la sua realizzazione.

Al taglio del nastro erano presenti: il rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico IIMatteo Lorito; il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa; il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; la presidente della scuola di Medicina e Chirurgia, Maria Trissi, la quale ha presentato le attività formative; il direttore generale dell’azienda ospedaliera della Federico II, Giuseppe Longo, che ha illustrato il contributo che l’azienda ha dato alla realizzazione del progetto; il vescovo di Napoli, Monsignor Domenico Battaglia.

Madrina della giornata è stata Zeudi Di Palma, studentessa di scienze sociali dell’ateneo napoletano e Miss Italia 2021.

«È un’iniziativa importante che oggi ha un’inaugurazione – ha affermato la ministra Maria Cristina Messa – ma che va curata, seguita, portata avanti e aiutata anche dallo Stato che non può ignorare parte del proprio Paese e dunque essere qui oggi di persona è fondamentale per portare la presenza dello Stato. […] La nuova sede non deve essere una cattedrale nel deserto. Il rettore lo sa bene: Federico II ha già aperto in alte quartieri, non è facile ed è un’operazione che richiede molto impegno non solo della governance ma anche dei docenti, del personale e degli studenti perché è chiaro che venire qui sarà scomodo ma è molto importante creare quell’atmosfera e l’ambiente per cui i ragazzi vengono volentieri».

Gaetano Manfredi – che ha seguito l’iter del progetto prima come rettore della Federico II, poi come ministro dell’Università e infine come primo cittadino – ha aggiunto:

«Napoli può essere riferimento per la ripartenza del Paese partendo da quei luoghi che sono definiti del disagio e che invece sono luoghi di opportunità. Noi meritiamo molto di più di quello che sembra. Napoli ha grandi risorse, capacità e voglia di fare in tutte le sue espressioni. Questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza e costituisce l’affermazione che a Napoli le cose si possono fare e si possono fare bene».

L’Università a Scampia, dunque, si carica di significati positivi, andando oltre il mero ruolo di centro di formazione.

D’altra parte, l’inaugurazione dell’Università a Scampia ha destato qualche polemica tra i disoccupati di Scampia – che sono scesi in piazza per protestare, rivendicando il loro ruolo nella rinascita del quartiere e il loro diritto al lavoro – l’ex sindaco della città, Luigi de Magistris – il quale ha proclamato che l’amministrazione da lui capitanata è la vera artefice della messa in pratica del progetto – e il consigliere di opposizione ed ex pm Catello Maresca – che ha invitato le istituzioni napoletane a risolvere i veri problemi della città e a ringraziare l’ex rettore Trombetti.

Fonti: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO, Ansa, Fanpage.it

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