UIL Campania incontra la famiglia Pinto: il ricordo laico
La UIL Campania ha incontrato la famiglia di Ornella Pinto a un anno dalla sua morte. “Bisogna sostenere le famiglie delle vittime”
La UIL Campania ha organizzato un “ricordo laico” in onore di Ornella Pinto, uccisa dal suo ex compagno un anno fa, presso il Salone UIL Campania – nell’Interporto di Napoli.
Ad apertura dell’evento è intervenuto il segretario generale della UIL Campania – Giovanni Sgambati – sottolineando l’importanza di essere incisivi nel combattere la violenza di genere.
Sgambati ha affermato:
“Siamo molto colpiti perché era una nostra conoscenza diretta. E’ stata colpita una nostra persona ed è per questo che ci sentiamo colpiti personalmente. E’ necessario continuare a battersi per sostenere le famiglie delle vittime.
Il ricordo di Ornella ci stimolerà a fare sempre di più.”
Durante questo evento è stato consegnato un bonifico alla sorella di Ornella, Stefania Pinto, frutto di una campagna di sottoscrizione in favore di Daniele, figlio della vittima.
Subito dopo ha preso la parola il legale della famiglia Pinto, l’avvocato Capasso, che ha aggiunto:
“La UIL è stata una famiglia che si è stretta intorno alle persone che hanno vissuto uno dei drammi peggiori.
Noi abbiamo portato avanti le istanze per il piccolo Daniele. A oggi possiamo vantare un piccolo successo: la responsabilità genitoriale di Iacomino è stata già persa, speriamo di fargli perdere anche il cognome, perchè il bambino è Pinto.”
Per quanto riguarda le ultime evoluzioni del processo, ha dichiarato:
“Le sicurezze che si avevano vengono stracciate nel tentativo di lucrare. E’ un atteggiamento inqualificabile.
Siamo riusciti ad avere un riconoscimento di colpevolezza dell’imputato e stiamo contrastando i tentativi di stravolgere quanto accaduto, realizzati per cercare di evitare l’ergastolo.”
In ultimo è intervenuta Stefania Pinto, sorella della vittima. Le sue parole commosse hanno lanciato un appello e allo stesso tempo fatto un ringraziamento per la vicinanza delle persone e delle istituzioni avuta nell’ultimo anno.
Stefania ha affermato:
“La violenza contro le donne è una violenza contro i diritti umani. Il motivo della violenza? Trasgredire alle regole dell’uomo.
Ornella è stata uccisa per ossessione amorosa. Di recente è avvenuta una ricostruzione diversa dei fatti. Io e mia sorella abbiamo dovuto ascoltare, ma sappiamo bene che sono cose non vere. I nostri diritti umani sono stati calpestati. Il diritto alla vita è stato calpestato.
Non sapete cosa vuol dire sentire le urla di tua sorella al telefono. Quella notte l’ho trovata in una pozza di sangue in un silenzio surreale. Non trovavo Daniele. Era sotto le coperte e quando mi ha vista, mi ha detto: “Papà ha ucciso mamma“.
La cosa difficile è anche il dopo. Diventi tutrice di tuo nipote che ti fa delle domande.
Ti chiede: “Perchè sono qua?” Gli devi rispondere che la mamma prima di andare in cielo ha chiesto alla zia di prendersi cura di lui e ti risponde: ” A me sarebbe piaciuto crescere con mamma.” Non puoi che dirgli: “Zia ti amerà con tutto l’amore del mondo.” Da allora identifichiamo la mamma nelle stelle, nelle farfalle.
Io mi aspetto giustizia da parte dei giudici. Spero sia un punto di partenza. E’ stato un anno difficile, ma abbiamo avuto sostegno fin da subito e non posso che ringraziare la UIL Campania, i miei colleghi e tutti coloro che ci hanno supportato. ”
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